Pallavolo / Focus sulla prima storica stagione in Serie A1 della Farmitalia Saturnia Catania

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La Farmitalia Saturnia Catania, squadra di pallavolo allenata da Giuseppe Bua, ha purtroppo lasciato la Serie A1, avendo concluso in ultima posizione il campionato di SuperLega. Dopo essere stata promossa in A2, vincendo otto partite su otto, aveva meritato la massima serie rimpiazzando la squadra calabrese Tonno Callipo Vibo Valentia, a seguito della sua sopravvenuta indisponibilità. A sancire la retrocessione, la partita di domenica 3 febbraio, valsa l’inutile vittoria contro la Gioielli Prisma Taranto. Ma vediamo di saperne di più su quella che resta comunque una storica “prima”, andando con ordine alle radici storiche.

Pallavolo / Storia della Farmitalia Saturnia Catania

Fondata nel 1965, la Pallavolo Saturnia, con sede ad Aci Castello, è la più antica squadra pallavolistica siciliana e una delle più antiche d’Italia. La squadra, dopo aver giocato anni in Serie B, nel 1996, per la prima volta, ha sfiorato la promozione in serie A2. Nella stagione 2019/2020 la Saturnia era tornata in Serie B, rendendosi protagonista della stagione, chiusasi anticipatamente a causa dell’emergenza Covid-19. Nel giugno del 2020 ha annunciato l’acquisizione del titolo di Serie A3 e nel maggio del 2022 ha giocato i PlayOff per l’accesso in serie A2, venendo però sconfitta dalla squadra marchigiana Yuasa Battery Grottazzolina.

Nei mesi di aprile e maggio del 2022, la Farmitalia Saturnia ha disputato nuovamente i PlayOff per accedere alla Serie A2, vincendo otto partite su otto, aggiudicandosi il titolo. A seguito della promozione, a causa dell’indisponibilità della squadra calabrese Tonno Callipo Vibo Valentia e su richiesta della Lega Pallavolo, la squadra ha acquistato il titolo per partecipare al Campionato di SuperLega per la stagione 2023/24.

Pallavolo / L’inizio della prima storica stagione in Serie A1 della Farmitalia Saturnia Catania

Il 10 ottobre 2023, prima dell’inizio del campionato di SuperLega, la Saturnia ha annunciato il cambio allenatore. Waldo Cantor è stato sollevato dal suo incarico, scelta presa dopo attenta valutazione della società, la quale, però, non ha fornito ulteriori informazioni. L’incarico di allenatore è passato al brasiliano Cezar Douglas Silva, affiancato dallo staff tecnico composto da Bua Giuseppe, Puleo Mauro, Lo Deserto Mauro e De Ceglie Daniele.

Non è stato un inizio di stagione fortunato per la squadra catanese. Il 23 novembre 2023 la Saturnia ha comunicato che il giocatore Javad Manavi, uscito dal campo su barella dopo uno scontro con il muro della Rana Verona nella giornata del 12 novembre, è stato sottoposto ad una nuova risonanza magnetica al ginocchio. L’esame ha riscontrato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e una lesione al menisco interno. Il 29 novembre è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di plastica ricostruttiva del crociato anteriore e regolarizzazione del menisco. L’intervento, andato a buon fine, ha infuso nuova speranza ai tifosi catanesi e all’atleta il quale, sin da subito, ha intrapreso un percorso di riabilitazione.

Nonostante, ancora oggi, il giocatore sia impossibilitato a riprendere la carriera, la società resta ottimista sul suo recupero. Tuttavia, dopo l’infortunio di Manavi, grazie al quale la Saturnia ha vinto il suo primo ed unico incontro, la squadra del presidente Luigi Pulvirenti ha iniziato una brutta discesa in termini di risultati. Il 2 gennaio 2024 è arrivata una contromossa: nuovo cambio del primo allenatore, con esonero di Silva, rimpiazzato da Bua, proveniente dall’Aurispa Libellula.

Pallavolo / Farmitalia Saturnia Catania: profilo dell’allenatore Bua

Originario di Castelvetrano ed ex giocatore, Giuseppe Bua ha militato per anni in Serie A, in veste di centrale, conquistando anche un campionato di A2 con la TNT Traco Catania. Da allenatore, in seguito, ha allenato la squadra Volley Modica, facendola approdare in Serie A3. Successivamente si è trasferito all’Inter Volley Foligno, quindi a Galatina prima di divenire il nuovo coach di Aurispa Libellula. A Bua il compito di risollevare la squadra catanese Saturnia che, da inizio stagione, ha navigato negli ultimi posti, tentando l’impresa della salvezza. Il coach è stato coadiuvato dal secondo allenatore Mauro Puleo, dall’assistente allenatore Mauro Lo Deserto e dal preparatore atletico Daniele De Ceglia. A Bua, abbiamo posto alcune domande per un bilancio su prima esperienza della Saturnia in A1.

Nonostante le sconfitte la Saturnia è stata molto combattiva. Come ha vissuto questo primo approccio alla serie A1?

Molti giocavano in serie A1 già da diversi anni, per altri è una prima esperienza che sta permettendo loro di scoprire il mondo pallavolistico a questi livelli. Professionalmente anche per me è stata un’occasione di cui sto approfittando per formarmi come allenatore.

Quali inserimenti o cambiamenti sarebbero da fare per affrontare un nuovo campionato?

Sicuramente vi sono numerosi cambiamenti che si dovranno apportare. La società valuterà i rendimenti di ognuno, scegliendo coloro che potrebbero partecipare ad un nuovo campionato e chi magari no. C’è anche la componente: “chi vuole rimanere e chi no; chi ha già firmato da qualche altra parte e chi no.” Personalmente, se sarò, anche per la prossima stagione, l’allenatore della Saturnia, apporterò, sicuramente, diversi cambiamenti.

Riguardo quest’anno, invece, quali erano gli obiettivi della squadra, una volta acquisito il titolo?

L’obiettivo di quest’anno era la salvezza. Quando devi dare vita ad una squadra nuova di un campionato di SuperLega e hai a disposizione appena una settimana per formarla è molto difficile. Raggiungere gli obiettivi diventa complesso perché ti ritrovi a fronteggiare squadre che sono ben formate da anni.

Quando lei ha iniziato a giocare a pallavolo, invece, quali erano i suoi obiettivi? Avrebbe mai immaginato di giocare in serie A e poi di allenare una squadra a questi livelli?

Era una mia speranza. Si inizia a giocare per questo, per raggiungere questi livelli. Ci sono riuscito sia da giocatore, sia da allenatore, anche se, in questo caso, avrei preferito un contesto diverso, però si lavora per raggiungere i livelli più alti. Non è facile perché in SuperLega le squadre sono poche e gli allenatori sono tanti ed hanno esperienza, quindi riuscire a rimanere nel giro è molto faticoso. Se la squadra si fosse salvata io avrei avuto la possibilità di rimanere ad allenare in Serie A1, ma, retrocedendo, è molto difficile.

La Saturnia ha, sì punti carenti, ma anche diversi punti forti. Secondo lei, quali hanno più peso sul successo della squadra?

Sicuramente la squadra è formata da atleti appassionati e che hanno molta voglia di vincere e di giocare ed è sostenuta da sponsor forti, che hanno grande ambizione e la sostengono e questo è di fondamentale importanza.

Nella SuperLega vi sono molti allenatori ben formati e la Saturnia ne ha avuti diversi in questa stagione. Lei ha assistito agli allenamenti prima da staff tecnico e ora da allenatore. Ha apportato qualche modifica nel tipo di allenamento dei giocatori?

Sì, ho portato il mio stile di allenamento, ma quando arrivi in una situazione come quella in cui si trovava la Saturnia, non ho potuto stravolgere la situazione. Se avessi ottenuto il titolo di allenatore prima avrei potuto tentare di cambiare qualcosa. Ho aggiunto qualcosa di mio, soprattutto dal punto di vista mentale. C’è da tenere in conto anche la disponibilità dei giocatori di accettare i cambiamenti. Più è alto il livello e più bisogna stare attenti anche all’aspetto psicologico dell’intera squadra.

Altro cambiamento a cui abbiamo assistito, oltre quello di allenatore, è stato l’inserimento di Mazzarri nella squadra al posto di Manavi, dopo il suo incidente durante la partita contro Verona. Come hanno reagito gli altri giocatori?

Mazzarri è un giocatore di esperienza, quindi questo inserimento è stato visto come un aiuto in più per la squadra. Sicuramente, però, l’assenza di Manavi è pesata particolarmente. Basti pensare al fatto che l’unica vittoria che ci siamo aggiudicati è per merito suo. Ciò dimostra quanto questo giocatore fosse importante per la squadra. Non solo a livello tecnico, ma anche a livello umano.

Ora come sta Manavi? Sappiamo che è stato sottoposto ad esami ed interventi, ma qual è la situazione al momento?

Manavi è in via di guarigione. Un intervento al crociato porta via sei mesi, ma si sta riprendendo e sarà pronto per la prossima stagione.

Manavi era un’importante presenza a livello umano nella squadra. Vi sono quindi delle dinamiche, non solo tecniche, che non possono mancare all’interno della squadra affinchè sia ben coesa e formata?

Le dinamiche di gruppo in una squadra sono fondamentali per raggiungere la vittoria a qualsiasi livello e in qualsiasi sport. Spesso si crede che lo spirito di gruppo non serva se la squadra è formata da singoli atleti talentuosi, ma nei momenti difficili, che chiunque attraversa, il gruppo emerge e aiuta.

Lei ha vissuto in prima persona la squadra e la serie A. Ha notato dei cambiamenti rispetto a quando giocava lei?

Sì, vi sono molte differenze rispetto a quando giocavo io, ma quella che salta più all’occhio è, sicuramente, la prestanza fisica e, quindi, la velocità di palla. Oggi i giocatori saltano di più e attaccano molto più forte, però a livello tecnico noi eravamo molto più formati e puliti.

Avere una squadra della propria città in seria A1, come la Farmitalia Saturnia, potrebbe stimolare la diffusione della pallavolo tra i giovani nell’area di Catania?

Aiuta sicuramente. Più è alto il livello di una certa squadra, più è alto il livello di attenzione nei suoi confronti e, quindi, anche nei confronti dello sport stesso. Se la squadra non fosse in SuperLega non si andrebbe a vedere così spesso una partita. Catania ha avuto per anni una squadra di pallavolo in serie A. Nonostante sia stata assente per diverso tempo, la pallavolo è molto sentito come sport.

Pallavolo / Farmitalia Saturnia Catania: le parole del presidente Pulvirenti

In quella amara domenica 3 febbraio, la Saturnia ha concluso la stagione di SuperLega aggiudicandosi, con il risultato di 3-1, la partita contro la Gioielli Prisma Taranto. Non è bastata per permettere alla squadra di mantenere il proprio posto nella massima serie anche per l’anno 2024/2025.

Come ha spiegato il presidente Luigi Pulvirenti nella conferenza stampa a margine della partita, riportata nel sito ufficiale della Farmitalia Saturnia: “Questa vittoria rende merito ai nostri ragazzi e allo staff tecnico: hanno onorato la maglia fino alla fine. Noi siamo già a lavoro, non ci siamo mai fermati. La nostra programmazione per la prossima stagione è in essere già da qualche settimana e il nostro sarà un percorso di crescita importante. Alzeremo l’asticella sia da un punto di vista tecnico che di organizzazione societaria. Faremo tutto quello che il territorio e gli appassionati di pallavolo meritano, con l’obiettivo di tornare subito in SuperLega e restarci nel tempo”.

Eleonora Da Campo