Paola Riccioli ha fondato l’Associazione “Presepe Settecentesco”, diventata portante nello scenario culturale-religioso della città di Acireale. Le abbiamo chiesto di tracciare il bilancio delle attività svolte in quest’anno appena concluso.
Può presentarci brevemente l’Associazione Presepe Settecentesco?
L’associazione è nata con lo scopo di riaprire il Presepe, sito all’interno della Chiesa di Santa Maria della Neve, e riportarlo al suo antico splendore. Insieme alla socia Giuliana Pistarà, ci occupiamo della valorizzazione e promozione del presepe, non solo nel periodo natalizio ma tutto l’anno. Quest’anno l’associazione compie 5 anni e il bilancio è molto positivo.
Si ritiene soddisfatta dei risultati ottenuti nel 2022?
Sicuramente sì! A partire dalla ristrutturazione del tetto della canonica sovrastante la grotta, finanziata dalla regione Sicilia, sono state tante le attività svolte dall’Associazione per il Presepe Settecentesco. Abbiamo ripristinato l’impianto elettrico della Grotta e curato il terreno adiacente alla terrazza. Siamo riusciti a rendere fruibile al pubblico questo luogo, anche per le persone con disabilità. Per quanto riguarda il presepe, 5 pastori hanno subito un restauro. I pastori restaurati sono la Madonna, San Giuseppe, Gesù Bambino, “la Susanedda” e “u meravigghiatu da stidda”.
Dove avete trovato i fondi per realizzare queste attività?
Dopo due anni di chiusura per via della pandemia, l’Associazione ha organizzato oltre 40 eventi tra concerti, presentazioni di libri, convegni su temi di attuale interesse, eventi vari. Grazie alla grande partecipazione dei cittadini, è stato possibile reperire fondi da destinare alla manutenzione del presepe. Oltre naturalmente agli ingressi e ad alcune donazioni importanti, non è stato necessario alcun finanziamento pubblico.
Dovremmo ringraziare tante persone per questo, ma in particolare ci teniamo a porgere un grazie particolare ad alcune personalità e aziende. Il cavaliere Venerando Faro ha permesso il restauro della statua della Madonna. Enzo Prudente, la fabbrica Finocchiaro e Aemme Luce hanno sostenuto sin dall’inizio il nostro progetto.
Può farci una stima di ciò che avete in programma per l’anno appena iniziato?
Grazie a quanto ricavato e a due importanti donazioni, avremo la possibilità di restaurare altri 3 pastori. Inoltre, vorremmo riuscire a digitalizzare il presepe. Non si tratterebbe di una sostituzione alle visite in loco, ma uno strumento aggiuntivo. Riteniamo che questo sito sia molto prezioso, non solo per i residenti acesi. Quindi punteremo ad attrarre nuovo pubblico e far conoscere maggiormente “a’ rutta”. Infatti, stiamo pensando anche a creare una “visita emozionale” del presepe, affinché l’antica storia del presepe possa essere rivissuta.
Sabrina Levatino