Parco dell’Etna / Consegnati i lavori per il recupero delle Case Caldarera, in contrada Pirao di Randazzo

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Le Case Caldarera in contrada Pirao di Randazzo

Continua il percorso del Parco dell’Etna per il recupero, la valorizzazione e la piena fruizione di alcune tra le strutture localizzate nei siti di maggior pregio naturalistico del’area protetta. Un comunicato stampa dell’Ente informa che sono stati consegnati i lavori per gli interventi di recupero delle “Case Caldarera”, in contrada Pirao nel comune di Randazzo, sul versante nord del vulcano, da adibire a Punto Base numero 9 per l’escursionismo montano nel Parco. Va ricordato che i punti base nelle zone C sono costituiti da aree attrezzate finalizzate ad incrementare l’escursionismo e rendere, di conseguenza, più viva la fruizione dell’area protetta. Sono intervenuti alla consegna la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia (accompagnata dal responsabile dell’ufficio tecnico Giuseppe Di Paola e dal direttore dei lavori e funzionario dell’ente Luciano Signorello) e il sindaco di Randazzo Michele Mangione.

Le Case Caldarera in contrada Pirao di Randazzo
Le Case Caldarera in contrada Pirao di Randazzo

Dice la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia: “Consideriamo molto rilevante e abbiamo voluto portare avanti con rapidità il progetto di recupero delle Case Caldarera, che può dare un forte impulso alla fruizione nella zona nord del Parco. Opereremo in concreta sinergia con il comune di Randazzo per la valorizzazione  e promozione dell’intera area. Entro ottobre avremo la struttura pronta e stiamo già procedendo alla predisposizione del bando per la gestione”.

Il sindaco di Randazzo Michele Mangione, da parte sua, guarda con molto interesse al rilancio delle Case Caldarera: “E’ una struttura storica e di valore strategico per il turismo naturalistico e la fruizione nella nostra zona. Un ottimale recupero sarà certamente importante per la nostra comunità e per tutto il Parco dell’Etna”.

I lavori sono stati finanziati nell’ambito del PO FESR 2007-2013, (obiettivo operativo 3.2.1, “Rafforzare la valenza e l’identità naturalistica dei territori”), dal Dipartimento dell’Ambiente dell’Assessorato Regionale Territorio per l’acquisizione – effettuata nello scorso mese di settembre – e il recupero dei fabbricati tradizionali e delle aree di pertinenza della Case Caldarera. I lavori saranno realizzati dalla ditta Project srl di Brolo, che se li è aggiudicati per l’importo complessivo di 483.369,96 euro e dovrà completarli entro 210 giorni.

La struttura delle Case Caldarera, localizzata in una zona di pregio naturalistico e panoramico, è caratterizzata da un vecchio caseggiato ad «L», costituito da tre locali rustici, con un palmento che sta a testimoniare la tradizionale vocazione vitivinicola dell’area e uno spiazzo che divide il caseggiato dalla strada. In accordo con quanto previsto dalle indicazioni del Parco specificatamente per i punti base, l’edificio e le aree adiacenti prevederanno: un piccolo rifugio montano a limitata ricettività (8-10 posti letto), utilizzato anche come centro visitatori; un’area di parcheggio; aree attrezzate per pic-nic; spazi attrezzati per la sosta a servizio dell’escursionismo equestre.

Nel progetto “pilota” di recupero, sono state considerate, già in fase di progettazione, le problematiche relative agli aspetti realizzativi e quelle legate alla gestione, per consentire, a intervento realizzato, sia la certificazione energetico-ambientale dell’edificio, sia il marchio Ecolabel, che certifica il ridotto impatto ambientale, per il servizio di ricettività turistica.

Il progetto di recupero dell’immobile, come attestato dall’ARPA Sicilia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) è stato redatto in conformità ai principi di ecosostenibilità, risparmio energetico e tutela ambientale dettati dal Protocollo nazionale ITACA.

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