E’ nato ufficialmente domenica 25 ottobre il Sentiero della Regina. Promosso e realizzato dal Parco dell’Etna – autore di questo comunicato stampa – “è un omaggio alla storia e al ruolo fondamentale, per l’Etna e il suo territorio, di Eleonora D’Angiò, regina di Trinacria e persona straordinaria. Ma è anche un invito alla migliore conoscenza della presenza e dell’importanza del monachesimo benedettino nel Parco”, ha spiegato la presidente Marisa Mazzaglia, presentando l’iniziativa.
Il sentiero, nel suo primo tratto di circa 2 chilometri e mezzo inaugurato, congiunge il monastero di San Nicolò La Rena, attuale sede del Parco, con l’odierno monastero Benedettino “Giuseppe Benedetto Dusmet”, anch’esso in territorio di Nicolosi, di fronte ai Monti Rossi, passando dai Tre Altarelli, dalla grotta delle Palombe, dalla pineta dei Monti Rossi. In una fase successiva, proseguirà in territorio di Belpasso, verso lo storico sito di Cisterna Regina.
Nel suo complesso, come sottolinea il nome, il Sentiero della Regina intende infatti riscoprire e proporre alla fruizione, attraverso un itinerario storico-culturale – naturalistico, gli antichi luoghi che Eleonora percorreva dalla sua residenza estiva, in Contrada Guardia a Malpasso (oggi Belpasso) per giungere al monastero di San Nicolò La Rena, dove soggiornava e pregava insieme ai monaci benedettini e che divenne sempre più importante grazie alla sua presenza. Nel Monastero, oggi sede del Parco, Eleonora D’Angiò morì il 9 agosto 1341.
L’inaugurazione del sentiero è stata preceduta da una conferenza sul tema della presenza monastica e, in particolare Benedettina, nell’area dell’Etna.
Dopo i saluti della presidente Marisa Mazzaglia (c’era anche il direttore reggente del Parco, Pietro Coniglio) e del sindaco di Nicolosi Nino Borzì, che ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa e ha auspicato la realizzazione di altri sentieri per una fruizione sempre più ampia, hanno approfondito il tema con un’ampia e documentata analisi storica padre Vittorio Rizzone, rettore del Monastero Dusmet e docente presso l’Istituto Teologico San Paolo, e Gino Sanfilippo, docente presso l’Università degli Studi di Catania.
Il sentiero è stato presentato nei dettagli da Marco Prestipino, stagista, autore di un progetto sul sito con il tutoraggio del funzionario del Parco Salvo Fleres e la collaborazione della guida Orazio Di Stefano.
Infine- informa ancora il comunicato stampa – l’architetto Salvatore Di Mauro ha lanciato la proposta di proclamare San Benedetto Patrono del Parco dell’Etna, con le stesse motivazioni in base alle quali 50 anni fa, il 24 ottobre 1964, papa Paolo VI lo proclamò Patrono d’Europa: la croce, il libro, l’aratro, cioè fede, cultura, amore per la natura, “alla base della solidarietà territoriale nel Parco”, ha spiegato Di Mauro.
Presente alla manifestazione un ospite speciale: Bastian Bertzky, il geografo tedesco che nell’ottobre del 2012 effettuò la missione di valutazione sull’Etna candidato al Patrimonio Unesco, tornato sui luoghi in visita privata con la famiglia. Presente anche, tra gli altri, Concetto Stagnitti, vicesindaco di Castiglione di Sicilia e componente del comitato esecutivo del Parco.
La presidente Mazzaglia e il direttore Coniglio hanno infine consegnato un attestato ai 14 partecipanti allo stage di formazione per guardiaparco (con il tutoraggio della dipendente dell’ente Francesca Di Pino), promosso nei mesi scorsi dal Parco e dall’IRES, che si sono anche impegnati a fondo per rendere percorribile il tracciato inaugurato.
A conclusione della visita al sentiero, padre Ildebrando Scicolone ha celebrato una messa nel monastero Dusmet.