Il Parco dell’Etna e il Collegio regionale delle Guide Alpine e vulcanologiche, figure professionali di grande importanza e valore storico sul vulcano e che svolgono la parte preponderante della loro attività nel sito iscritto nel Patrimonio dell’Umanità – informa una nota stampa dell’ente -, hanno formalmente sottoscritto una convenzione che avvia un percorso di collaborazione operativa, con l’obiettivo comune di migliorare, a servizio degli escursionisti e dei turisti, la conoscenza, la fruizione, l’informazione al pubblico e la sicurezza sull’Etna.
Firmatari dell’accordo nelle sede del Parco sono stati la presidente dell’Ente Marisa Mazzaglia e il presidente del collegio
regionale delle Guide Alfio Ponte. Presente al gran completo, il direttivo del collegio, con i consiglieri Rosario Basile, Antonio Rizzo, Giuseppe Mazzaglia, Biagio Ragonese e Orazio Distefano, guida del Parco dell’Etna.
L’intesa, che il Parco aggiunge all’accordo di programma operativo dal 2002 con l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Osservatorio Etneo, avrà innanzitutto uno scopo conoscitivo e di servizio, con un costante scambio di informazioni da mettere a disposizione della comunità in tempo reale e si basa su 6 punti, di notevole importanza.
MONITORAGGIO DEL TERRITORIO. Attraverso l’osservazione diretta dello stato del vulcano, in particolare della zona sommitale, il Collegio delle Guide Alpine e Vulcanologiche segnalerà prontamente al Parco dell’Etna i fenomeni rilevanti che abbiano influenza sulla fruizione, aggiornerà le indicazioni per il pubblico sulla variazione di criticità del vulcano e sugli eventuali divieti, sulle condizioni metereologiche del vulcano, sull’afflusso turistico, su eventuali incidenti e interventi di soccorso;
INFORMAZIONI AL PUBBLICO E ATTIVITA’ CULTURALI. Il Collegio potrà proporre al Parco la realizzazione di mostre, tabelloni e supporti informativi sulla storia, l’ambiente, la fenomenologia dell’Etna, per promuoverne la conoscenza e la fruizione in condizioni di sicurezza;
TRACCIAMENTO E MANUTENZIONE DEI SENTIERI.INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DI SEGNALETICA. Su richiesta della Direzione del Parco, il Collegio delle Guide provvederà a organizzare ed effettuare questo tipo di interventi, in particolare a seguito di fenomeni vulcanici che alterino in modo significativo lo stato del territorio.
PRESIDI. Il Parco si avvarrà delle collaborazione del Collegio delle Guide per l’eventuale gestione di nuovi presidi mobili o fissi sul vulcano.
ACCESSO ALL’AREA PROTETTA. Per il perseguimento delle finalità proprie del Parco e per lo svolgimento delle attività previste dalla convenzione, l’Ente autorizzerà per le Guide individuate dal Collegio l’accesso al territorio del Parco con mezzi motorizzati previamente identificati.
PARERI E PROPOSTE. Una commissione di quattro membri, nominati dai presidenti degli enti firmatari, formulerà pareri e proposte per migliorare la regolamentazione dell’attività di fruizione del territorio e su ogni iniziativa mirante a promuovere la conoscenza del territorio del Parco e l’attività escursionistica e turistica in sicurezza sul vulcano. Inoltre il Parco, attraverso proprie specifiche professionalità, contribuirà alla formazione delle Guide.
Spiega la presidente Marisa Mazzaglia: “Questa convenzione con le guide alpine e vulcanogiche, che riteniamo estremamente importante, rientra in pieno tra gli obiettivi e nello spirito del Parco, che è quello di presidiare il territorio per una sempre maggiore conoscenza e sicurezza dei fruitori dell’Etna e del suo territorio”. Aggiunge Alfio Ponte, presidente del Collegio delle guide: “Anche per noi un accordo operativo con il Parco è molto importante. Per chiarire lo spirito di questa intesa e il suo valore per i visitatori dell’Etna, mi rifaccio a quanto scrivevano le vecchie guide dell’Etna nel loro regolamento: non dare mai per difficile quello che può essere facile e viceversa. E’ questa la logica alla base del nostro lavoro sulla montagna, che mettiamo al servizio dei visitatori”.
CENNI STORICI – La storia delle guide dell’Etna, da sempre figure di grande fascino fondamentali per la conoscenza del vulcano, ha origine documentata alla fine del 18esimo secolo, allorchè i viaggiatori venivano accompagnati da personaggi che conoscevano a fondo i segreti della Muntagna. Tra loro, è quasi una leggenda Biagio Motta, detto “il ciclope” per via della statura. Le prime guide furono in genere pastori, cacciatori, tagliaboschi, con capacità fisiche adeguate e addestrati alle insidie del territorio; accompagnano i viaggiatori nell’ascesa con i mulattieri. Fu Mario Gemmellaro a organizzare nel 1804 il gruppo delle guide e dei mulattieri dell’Etna, occupandosi direttamente con il fratello Carlo del loro reclutamento. Dopo oltre settant’anni, venne realizzato dal Club Alpino Italiano un regolamento per le guide e i portatori del Cai e contemporaneamente nacque il primo gruppo di Guide e garzoni, formato da molti di coloro che si rifacevano al nucleo storico organizzato dai fratelli Gemmellaro. Si chiudeva definitivamente l’epoca dell’improvvisazione per passare a un’attività professionale organizzata e regolamentata. Oggi le guide dell’Etna, uniche figure autorizzate all’accompagnamento sul vulcano ai sensi della L.R. 28 del 6/4/1996, fanno parte del Collegio delle Guide Alpine e vulcanologiche di Sicilia.