Parrocchie / Acireale: estate di formazione per i giovani della parrocchia della Fiducia

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Don Bosco ebbe a dire: “Volete fare una cosa buona? Una cosa santa? Una cosa santissima? Educate la gioventù”. Ed in questo s’impegna da anni l’equipe formativa della parrocchia della Fiducia con passione, dedizione e tenacia accogliendo le sfide educative del nostro tempo e nello stesso tempo cercando di seminare nel cuore degli adolescenti il buono, il bene ed il vero.Gli impegni estivi della parrocchia sono iniziati con il grest. Circa 120 bambini si sono incontrati in oratorio per svolgere le attività di laboratorio e diversi giochi organizzati dagli animatori, tutti giovani tra i 14 ed i 20 anni, guidati da Fratel Fabio. Quest’occasione dà l’opportunità ai ragazzi di mettersi in gioco in prima persona, di spigionare l’allegria insieme alla gioia e di dedicarsi all’animazione.

WP_20150719_006Successivamente i giovani animatori hanno partecipato ai campi scuola a Puntalazzo – cinque in tutto – distinti in base alle varie fasce di età e gruppi nei quali i ragazzi sono già inseriti per i percorsi formativi durante tutto l’anno. I campi sono stati svolti ciascuno secondo una tematica: quello di terza media si intitolava “Scegli la via” per l’indicare l’importanza delle scelte nella propria vita, quello di primo superiore “Il tempo vola e tu sei il pilota” per sottolineare l’importanza del tempo da impiagare costruttivamente e non buttarlo via. Con “Nessuno è un’isola” (titolo del campo dei ragazzi di secondo superiore) si è voluto evidenziare la presenza paterna di Dio che non ci abbandona e l’apertura al nostro prossimo, mentre con “Lampada ai miei passi è la tua parola” (titolo del campo di 5 superiore e 1 università) si è posto l’accento sul valore delle parole umane e della Parola Divina: esse esprimono una relazione tra gli uomini, tra Dio e l’uomo… e dove c’è relazione ci può esser anche condivisione e comunione. Il “deserto”, ovvero il tempo per riflettere e pregare, è stato concepito con originalità. Ogni ragazzo raggiungeva a turno quattro tende da mare dove dentro vi erano rappresentanti con segni e simboli quattro “incontri” importanti: quello con la persona di Gesù, quello con la Samaritana, quello con l’Eucaristia e quello della testimonianza (tra i tanti testimoni del Vangelo è stata scelta con Chiara Luce Badano).

WP_20150801_005I partecipanti ai campi già aspettavano conimpazienza l’arrivo di un’ulteriore meta: il campo di servizio a Roma. Un modesto gruppo di giovani canossiani provenienti da Acireale si è unito al gruppo di Milano per lavorare insieme durante il campo di servizio,IMG-20150807-WA0033 durato 8 giorni circa, presso il lido “L’arca” di Ostia, gestito dalla Caritas ed aperto alle persone meno abbienti. Il servizio fatto da questi giovani prevedeva l’apertura degli ombrelloni e delle sdraio, accoglienza delle persone che arrivavano, animazione con tornei di bocce,  carte,  balli di gruppo e servizio alla mensa.

Per chi lavora già da molti anni con i giovani e si impegna sul fronte della pastorale è fondamentale metter in contatto con la persona di Gesù. Lavorando per la pastorale e per la cura della persona, illuminati e sorretti dallo Spirito, possiamo aprire nuove strade per l’annuncio del Vangelo. Del resto, questo ci ricorda e ci raccomanda papa Francesco: di avere coraggio e creatività nella nostra pastorale affinché l’annuncio della Buona Novella sia fecondo.

Riccardo Naty

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