Nei giorni 14, 15 e 16 giugno, Macchia di Giarre ha ospitato, anche quest’anno, la tradizionale “Sagra delle Ciliegie e delle Rose”.
Giunta alla 30a edizione, la Sagra riporta in vita gli usi ed i costumi di una Sicilia folcloristica e pittoresca che, tra carretti siciliani ed orchestrine folk, si appropria vivacemente della piazza e delle strade del paese.
La manifestazione, che affonda le radici nella storica presenza delle vaste coltivazioni di giardini di ciliegi, si è colorata, quest’anno, delle tinte della solidarietà: tra i numerosi stand presenti, i giovani della parrocchia “Maria SS. della Provvidenza” hanno allestito un proprio spazio, dedicato alla promozione della “Raccolta Fondi pro Oratorio”.
L’impegno dei giovani che, nelle settimane precedenti alla Sagra, si sono cimentati nella preparazione della confettura di ciliegie e nel confezionamento di barattoli da vendere per l’occasione, si è concretizzato, nei tre giorni della manifestazione, in una corsa alla solidarietà da parte della gente del luogo e dei visitatori, i quali hanno sposato con fervore la causa, dando fondo alle scorte di marmellate e di altri prodotti artigianali proposti.
L’attività di promozione lanciata dal Gruppo Giovani, non si è limitata alla raccolta di proventi da destinare allo scopo, ma attraverso l’esposizione aperta al pubblico di una dettagliata documentazione fotografica, ha consentito, alla comunità ed ai visitatori, di prendere visione e conoscenza degli spazi su cui saranno eseguiti gli interventi di costruzione e delle attività a cui la futura opera sarà dedicata.
In un clima di festa, in cui i ricordi dei più anziani, attraversati dal mutare dei tempi, si fondono con l’entusiasmo dei più giovani, tra musiche, costumi e colori, si è fatta spazio la solidarietà: i giovani della parrocchia, guidati dal parroco Don Alfio Privitera e dal viceparroco Don Maurizio Guarrera, hanno confezionato – oltre alla confettura – una conserva fatta di aggregazione, positività ed entusiasmo, racchiusa nel barattolo della fraternità e donata alla comunità, perché si rammenti che è dalle piccole cose che prendono forma le più grandi realtà.
Giulia Guarrera