Pastorale giovanile / La festa del perdono ad Aci Sant’Antonio

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festa del perdono

Il Servizio per la Pastorale giovanile della diocesi di Acireale torna a proporre un appuntamento ormai diventato consueto nel cammino quaresimale diocesano: la festa del perdono. Ne dà notizia un comunicato dell’Ufficio diocesano Comunicazioni sociali.
L’appuntamento con la liturgia penitenziale per giovani ed adolescenti è giovedì 14 marzo 2024 alle ore 20.30 nella chiesa di Sant’Antonio Abate in Aci Sant’Antonio.

“… E se fosse Amore?” è la provocazione che l’equipe di pastorale giovanile vuole rivolgere quest’anno a coloro che prenderanno parte alla serata.
Una domanda semplicissima: e se fosse Amore? Quello che salva e non condanna, che diventa luce nelle tenebre della propria esistenza. L’amore che non accetta di essere nascosto o vissuto nell’ombra, l’amore che non teme il giorno ed il sole.

giovani con vescovo Raspanti e don Sciacca
Giovani con il vescovo Raspanti e don Sciacca

“E se fosse amore”, tema della Festa del perdono

Se fosse Amore? Se potessi parlarne liberamente e se i tuoi occhi tradissero tutta l’emozione dell’essere veramente amati?
Non è forse questo l’amore che tutti cercano? Un amore libero e che libera. E dove poterlo trovare allora se non tra le braccia del Padre?
Dal suo amore che trasfigura e che muta i volti, che porta a guardarti con occhi nuovi e gli altri come se fossero visi mai visti, nasce il tema proposto quest’anno.

don Orazio Sciacca
Don Orazio Sciacca

La festa del perdono è un importante momento di grazia che, nel cammino quaresimale di preparazione alla celebrazione della Pasqua, aiuta a riscoprire il sacramento della riconciliazione come esperienza di gioia alla quale tutti siamo invitati.

Rinnova l’invito alla partecipazione Don Orazio Sciacca, responsabile dell’ufficio di pastorale giovanile, che così ricorda: “La festa del perdono è un momento di aggregazione giovanile in cui prepararci insieme come Diocesi al giorno di Pasqua. È inoltre occasione per sperimentare la bellezza della confessione e del perdono, per predisporsi alla festività più importante per noi cristiani: la resurrezione del Figlio di Dio”.

 

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