Patto delle Aci / Il Ministro Urso ad Acireale conferma progetti da 8 milioni

0
200
Acireale Ministro Urso Patto delle Aci

Sabato 4 Maggio, nel Palazzo di Città di Acireale, il senatore Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha ufficializzato il decreto di finanziamento dell’intero Patto territoriale delle Aci. Vale ben otto milioni di euro per la realizzazione di progetti di sviluppo del territorio pubblici e privati inseriti nel progetto pilota presentato dal comune capofila, quale Acireale.

Inoltre nasce anche un accordo di programma per realizzare un unico polo turistico tra l’Etna e il mare attrattivo per tutto l’anno. L’iter era iniziato nel 2021, grazie al certosino lavoro del GAL Terre di Aci, incaricato di coordinare tutte le attività tra le quali quelle di animazione e sensibilizzazione del territorio su mandato di sindaci e deputazione del territorio con i rapporti in seguito maturati con il Ministro, in particolare, e il governo. Presenti all’evento i sindaci dell’hinterland acese, quali dei comuni di Aci Catena, Aci Castello, Aci Sant’Antonio, San Gregorio e Valverde. Presenti anche il senatore Salvo Pogliese e il deputato regionale Nicola D’Agostino. 

Le parole del sindaco Roberto Barbagallo, presidente del GAL Terre di Aci

“Siamo sindaci di un territorio, quello delle Aci, che ha tante potenzialità di sviluppo, risorse, energie, ma che necessita di investimenti. Da sindaco del Comune capofila e Soggetto responsabile ringrazio il ministro Urso. Questo ci permette di realizzare tutte le iniziative imprenditoriali contenute nel progetto pilota del Patto delle Aci. La proposta progettuale è frutto di incontri e consultazioni tra i soci. Era un programma solido, classificandosi undicesimo in graduatoria su un centinaio di istanze presentate. Il problema è che era finanziato per metà.  Con il nuovo decreto la situazione è ben cambiata. Ma la cosa più importante è che il Patto delle Aci è un punto di partenza.

Noi sindaci abbiamo la maturità di pensare a un territorio unico, dal mare all’Etna e insieme da questo finanziamento cercheremo ulteriore sviluppo. E’ un accordo che parte da questo progetto pilota, insieme al Ministero, alla Regione e ai privati nei prossimi mesi cercheremo un modello di sviluppo condiviso per quest’area, cercheremo di ripartire dagli immobili abbandonati, dai finanziamenti che già noi Comuni abbiamo e realizzeremo un progetto unico. Il ministro Urso e il presidente Schifani saranno nostri interlocutori per non disperdere le opportunità dei finanziamenti e fare un unico progetto globale, che guardi oltre e che faccia diventare il nostro territorio un polo turistico importante. Noi sindaci e i privati che vogliono investire non possiamo perdere questa occasione”. 

Acireale / Le parole del Ministro Urso sul Patto delle Aci 

“Il progetto pensato da Acireale era finito sostanzialmente undicesimo. Questo significava che poteva utilizzare esclusivamente le risorse residue non utilizzate dai progetti pilota. Io per primo svincolai, anche con sollecitazioni dell’allora amministrazione. Chiaramente si trattava di una somma insufficiente, così con il dicastero e con sollecitazioni da parte di altri Comuni, anch’essi esclusi dai finanziamenti, si è trovato un modo per poter finanziare con altri 66 milioni, sia il progetto del Patto delle Aci, sia progetti di pubblici e privati per il territorio.

In foto, il ministro Adolfo Urso. Foto di Giorgia Fichera

Sono lieto di essere qui oggi, questo è il sistema giusto. Ad Acireale nasce un modello di buon governo. Infatti mettere insieme amministrazioni è il modo giusto di ragionare. I sindaci dei Comuni, infatti, sono riusciti a fare sistema insieme sul territorio e io ho avuto cura di finanziare il Patto delle Aci con gli strumenti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy proprio per portarlo a modello della vera significativa strategia di sviluppo del territorio. Il territorio ha tutte le potenzialità per farlo. Inoltre, con il governo stiamo lavorando per riportare in auge sia le Terme di Acireale così come le Terme di Sciacca. Molti progetti sono già in campo, con risorse come il PNRR, risorse nazionali o regionali. Tutti vanno messe a sistema in un’ottica di ben più ampio respiro, per polo di sviluppo unico in Italia in cui un turista possa giungere.

Acireale / L’attuazione di importanti progetti

“Si tratterebbe di un polo unico attrattivo lungo tutto l’anno con il turismo religioso, il turismo stagionale estivo e invernale. Ma anche un turismo golfistico, il turismo congressuale, possibile con il rilancio della Perla Jonica, e che possa utilizzare le strutture ricettive per i grandi eventi. E’ possibile fare quanto fatto destagionalizzando il Carnevale ed è possibile coinvolgere gli investitori privati locali e internazionali a scommettere su questo territorio, affinché nasca un polo di turismo ricettivo unico, modello per altri territori in Sicilia. Inoltre, tra pochi giorni incontrerò il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, e circa questa tematica ci sono tutte le condizioni per poter realizzare il progetto strategico. Deve esserci un modello di sviluppo siciliano in cui accanto all’industria antica ed accanto all’industria moderna. Perché, se non ora, quando?”

Inoltre, Acireale ha inserito alcuni progetti importanti: la realizzazione del Museo-Laboratorio del Carnevale destinato a lavorazioni artistiche in cartapesta, illuminazioni e automazioni e la realizzazione di interventi d’accesso migliorativi per “AciGreenway”. Ma anche l’allargamento della sede stradale con area a parcheggio e percorsi pedonali, l’impianto di illuminazione, la segnaletica e opere di messa in sicurezza e un migliore accesso al presepe settecentesco.

Le parole di Nicola D’Agostino 

“Aver stabilito rapporti di collaborazione cordiali, non solo istituzionali, tra rappresentanti politici del territorio è importante. Il nostro territorio ha un potenziale inespresso enorme, si tratta di mettere in ordine tutti gli investimenti che già abbiamo e presentarli in una conferenza allargata. Il Ministro Urso si è fatto promotore di una serie di eventi, come il Patto delle Aci, qui ad Acireale, che ci mettono nella condizione di avere una progettualità grande da proporre ad investitori internazionali e fare si che il territorio che parte dal mare delle Aci e arriva sull’Etna sia attrattore di investimenti e volano dello sviluppo turistico ed economico che potrebbe fare la differenza. Al centro c’è l’ipotesi di ripresa economica e la destagionalizzazione che con il termalismo vedrà la Regione fare la sua parte”.

Giorgia Fichera 

Print Friendly, PDF & Email