Petizione / Disabilità motoria grave: firmiamo per tutelare autonomia e autodeterminazione

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Le persone con disabilità motoria grave stanno vivendo un tempo inedito rispetto alla storia della progressione clinica. Gli ausili sempre più tecnologicamente sofisticati di cui dispongono le conoscenze avanzate e l’approccio sanitario multidisciplinare, permettono una cura che migliora enormemente la qualità delle vite. Le aspettative di vita si sono allungate in molti casi e gli obiettivi raggiungibili si sono incredibilmente moltiplicati. Ma paradossalmente, tutto ciò non è stato accompagnato da un supporto socio sanitario adeguato. Non sussiste, infatti, un supporto in grado di sorreggere le fatiche assistenziali delle famiglie e le aspettative di vita autonoma degli adulti con disabilità. E’ chiaro che, all’alba del 2024 i concetti di autonomia e autodeterminazione, in un’ottica di disabilità, vengano compresi pienamente dallo Stato Italiano.

La presenza dei familiari, ad oggi, sono un elemento chiave nella vita delle persone con disabilità. Questo perché sono le famiglie a farsi carico delle fatiche di spostamento per questioni sanitarie, oltre che di ogni altra necessità che il soggetto esprime. Le famiglie, tuttavia, con l’accrescersi dell’età faticano e, nella maggior parte dei casi arrancano nella gestione delle necessità del soggetto con disabilità. La mancanza di reali e accessibili percorsi all’autonomia ha determinato per molte persone con disabilità la mancata possibilità di esprimere se stessi. Per queste ragioni, la maggior parte delle persone con disabilità hanno paura del futuro o semplicemente non riescono a vedere la loro realizzazione come individui adulti nella società italiana.

Perchè è importante firmare questa petizione?

Questo contesto sociale getta la persona con disabilità nella totale dipendenza verso chi resta ad assisterla. Purtroppo, com’è noto, tutto ciò conduce in moltissimi casi a situazioni di violenza psicologica o anche fisica. Al polo opposto vi sono casi di totale abbandono che conduce alla morte. La maggioranza di queste persone non ha nemmeno la possibilità di poter denunciare i propri disagi e combattere per i propri diritti. Ma tutto ciò che non viene detto o reclamato rimane alla non conoscenza collettiva. Secondo l‘ISTAT circa 2,7 milioni di persone in Italia hanno una disabilità grave. Con questo dato alla mano, è chiaro che si tratti di una questione che riguarda un numero significativo dei nostri concittadini.disabilità-autonomia-autodeterminazione

L’autonomia e l’autodeterminazione sono diritti fondamentali per tutti gli individui. Per le persone con disabilità motorie gravi, questi diritti possono significare la differenza tra una vita vissuta in pieno o una vita limitata da barriere inutili. Possiamo supportare la causa firmando questa petizione.

Disabilità / Il riconoscimento dell’autonomia e dell’autodeterminazione

Si chiede, per queste ragioni, al Parlamento Italiano di riconoscere il diritto all’autonomia e all’autodeterminazione delle persone con disabilità motorie gravi, attraverso le seguenti disposizioni legislative. E’ necessaria una legge unica a valenza nazionale che superi la discrezionalità regionale e riconosca il diritto all’assistenza. Deve sussistere una chiara linearità nei criteri di assegnazione del supporto economico, legata esclusivamente alla gravità della condizione clinica della persona e alla sua necessità di assistenza.

Al tempo stesso è necessario un protocollo nazionale che imponga ad ogni distretto socio-sanitario lo sviluppo di percorsi assistenziali individualizzati, tesi al raggiungimento del più alto grado di autonomia possibile fin dalla maggiore età del soggetto con disabilità, indipendentemente dalla presenza dei familiari e\o di un’attività lavorativa della persona con disabilità. Inoltre, è del tutto fondamentale il riconoscimento legale della figura professionale di assistente alla persona, con un contratto specifico per questa professione.

Questo cambiamento è necessario per l’avanzamento civile italiano. Si tratta dell’unico strumento capace di rendere le persone con disabilità in grado di prendere in mano la propria vita. Riteniamo, tuttavia, che questo cambiamento sarebbe anche per la società una spinta decisiva a considerare la persona con disabilità unica e comune, come lo siamo tutti, in quanto libera di poter scegliere e poter donare alla società il meglio di sé.

Giorgia Fichera 

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