Piedimonte Etneo / La “gioia” motivo conduttore del campo giovani guidato da don Marcello Pulvirenti

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Le comunità parrocchiali ‘San Michele arcangelo’ e ‘San Giuseppe’ di Acireale, guidate dall’arciprete parroco sac. Marcello Pulvirenti, unitamente ai giovani della comunità parrocchiale ‘Santa Maria degli Ammalati’ dell’omonima frazione acese, hanno svolto, dal 20 al 23 agosto scorsi, un ‘Campo Animatori e Giovani’, organizzato sul tema ‘La gioia di animare’. Sede del campo è stata la casa di spiritualità ‘Casa Betania’ di Montargano, frazione di Piedimonte Etneo, di proprietà della comunità parrocchiale ‘Sant’Isidoro Agricola’ di Giarre.
Insieme con padre Marcello, i giovani, un gruppo ben assortito ed affiatato di ventidue elementi, si sono radunati, la mattina di giovedì 20 agosto, presso la sede dell’associazione culturale ‘La Zattera’ a Santa Maria Ammalati’, presieduta dallo stesso sacerdote che, per ben ventidue anni, dal 1997 al 2019, è stato anche parroco della locale comunità parrocchiale.
Il programma predisposto da don Marcello per le attività del ‘Campo’ ha visto una tappa iniziale presso il ‘Parco Avventura Etna’ di Milo, ove si permaneva per tutta la mattinata del primo giorno. E’ stato un momento di sano svago per i ragazzi, ma anche una sana possibilità di relax, immersi nella splendida cornice di un lussureggiante castagneto ove, nell’occasione presenti numerose famiglie con bambini, è stato consumato il pranzo ‘a sacco’ che ciascun partecipante aveva con sé.
Nel pomeriggio, la gioiosa carovana si rimetteva in cammino, per giungere, infine, nella casa di spiritualità di Montargano, ove si dava inizio alle attività, i cui spunti di riflessione spirituale erano  contenuti in un opuscoletto, predisposto dal parroco con la collaborazione del giovane Sebastiano Mauro, della comunità parrocchiale ‘San Michele arcangelo’; sono state tre giornate di ‘full immersion’ sul tema della ‘gioia’, con un unico obiettivo, cioè che il ‘campo’ potesse costituire il ‘passaporto’ per intraprendere un nuovo cammino di comunione nel quale le comunità si facciano concreto esempio di ‘Chiesa in uscita’ che annunci alle genti la gioia e la novità del Vangelo.
Le riflessioni proposte nei tre giorni di permanenza a ‘Casa Betania’ ed accompagnate dai canti, animati alla chitarra da don Marcello, avevano i seguenti temi: ‘La gioia: dono o conquista?’, ‘La gioia: consigli utili per l’uso’, ‘La gioia che anima la vita’, ‘La vita animata dalla gioia: suggerimenti e proposte’. La gioia è un dono che ci è stato dato sin dall’infanzia e che, da viversi nella vita di ogni giorno, è tale se è vissuta alla luce degli insegnamenti della Sacra Scrittura. La gioia vera, infatti, è in Dio, perché senza di Lui è tristezza, su cui aleggia l’ombra della miseria spirituale e materiale. La gioia è quella che la Beata Vergine Maria esprime con la visita alla cugina Elisabetta. Maria afferma che il Signore ‘ha compiuto grandi cose’ in lei e ciò ella vuole ora condividere nel servizio verso la propria parente. Siamo, dunque, chiamati a condividere la gioia e non, invece, a tenerla nascosta. La gioia, dunque, è quel tesoro che deve animare la vita, anche se essa può avere un ‘costo’: i martiri, per esempio, hanno offerto un chiaro esempio di ciò, nella piena consapevolezza che il martirio li avrebbe indissolubilmente legati a Cristo, unica vera fonte di gioia.
Martiri, per esempio, come l’ebrea Etty Hillesum, che hanno vissuto la triste esperienza della deportazione nei lager nazisti, hanno offerto un’evidente tenace esperienza di testimonianza, in presenza di persecuzioni di ogni genere che, comunque, facevano loro confermare che ‘la vita è bella’ nonostante tutto. La gioia, dunque, è ciò che deve animare la vita: essa non può prescindere dall’amore e va costantemente coltivata, esplorata e condivisa.
Amore e condivisione costituiscono i due ‘pilastri’ irrinunciabili perché la gioia sia autenticamente e pienamente vissuta, sicchè un  cuore veramente gioioso non può non ardere d’amore e non sentire l’esigenza di condividere questo amore. La vera gioia è in Dio e va costantemente arricchita con la preghiera, preziosa occasione di colloquio personale con Colui che è ‘la Gioia’.
Un particolare momento di spensierata allegrezza condivisa è stato anche la ‘scalata’ che i giovani, guidati dal parroco, hanno compiuto nel tardo pomeriggio di venerdì 21 agosto, occasione gioiosa per proiettarsi sempre verso nuove mete e per poter contemplare, dall’alto di quel versante etneo, le grandi meraviglie del Creato.
Ultima tappa di questo ‘gioioso’ itinerario, che si concludeva presso Casa Betania con la celebrazione della santa messa, è stata, la sera di sabato 22, la spiaggia di Marina di Cottone a Fiumefreddo.
Qui  l’allegra comitiva, sempre con l’instancabile don Marcello, ha trascorso la notte in tenda, prima di far rientro l’indomani mattina a casa, tutti  visibilmente soddisfatti dell’esperienza vissuta e con l’ auspicio che ulteriori  occasioni possano consolidare la reciproca amicizia intrapresa da un gruppo, che questa gioiosa esperienza ha creato e cementato nel Signore.

Nando Costarelli

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