Sono stati oltre 250 i sacerdoti provenienti da tutta la Sicilia che si sono ritrovati a Pietraperzia, all’ombra della Madonna della Cava, per la 31° edizione della Giornata sacerdotale mariana. Organizzata dalla Commissione presbiterale siciliana in collaborazione con la diocesi di Piazza Armerina, la Giornata è stata occasione di festa e condivisione, opportunità di riflessione e fraternità, e si è sviluppata in due momenti. Intanto quello meditativo, curato da Rosanna Virgili, biblista, laureata in filosofia, in teologia e licenziata in Scienze bibliche. E ha avuto per tema “Custodiva ogni cosa nel suo cuore. Un dialogo di sguardi e parole ”. Dell’evento informa una nota dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Acireale.
Suo l’invito a “non sciupare nulla della ricchezza di quella sposa che è Chiesa di Sicilia: profetica, altera, di popolo, colta, dialettica e dialogica, senza ansia, che guarda la parte piena del bicchiere, che si nutre del sangue della mensa eucaristica, dove a quello di Cristo, si unisce quello dei martiri della fede in Lui, fonte di piena dignità, anticipo di quel sinodo celeste che è già e non ancora”.
Mons. Raspanti e i vescovi di Sicilia nella solenne concelebrazione
Dopo la meditazione, la concelebrazione solenne: un momento intenso e suggestivo. A presiedere mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana. Ad affiancarlo, sul palco all’ombra del Santuario, i vescovi di Sicilia; attorno a loro una distesa di sacerdoti con i paramenti bianchi. E poi tanti fedeli che hanno voluto essere presenti. La corale di Pietraperzia, le maggiori autorità cittadine e provinciali, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i volontari. Nell’omelia l’invito accorato del vescovo Raspanti a “ripetere il sì di Maria e a cantare con lei il Magnificat“.
“In questa nostra terra intrisa di sangue, sentiamo il morso delle trame maligne, ma il nostro sì e la nostra Eucaristia – ha detto il presule –, da sempre e anche oggi, significano non dimetterci, non accomodarci, perché il Vangelo ci insegna che chi segue il male è morto, chi agisce tramite violenza è finito, e lo è anche se è presente, se morde, se uccide, se continua a corrompere. Il male, nel mistero pasquale, non ha futuro”.
Due vescovi a coordinare la Giornata
A tracciare i contorni della Giornata, due presuli. Il vescovo di Patti, mons. Guglielmo Giombanco, delegato CESi per il Clero, ha curato l’introduzione ai lavori e l’accoglienza all’inizio della celebrazione eucaristica. Il vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, diocesi che ha ospitato i lavori, ha infine porto il suo saluto e offerto un ulteriore approfondimento alla Giornata sacerdotale mariana regionale.
Al termine della celebrazione l’omaggio dei vescovi e dei presbiteri di Sicilia alla Madonna della Cava e la presentazione della devozione, con cenni alla storia e alla tradizione. A disposizione dei partecipanti anche un profilo artistico dell’effige e del Santuario preparato dall’Ufficio del Turismo della diocesi di Piazza Armerina, l’architetto Giuseppe Ingaglio. La giornata si è conclusa con un gioioso momento di condivisione e di fraternità.