Conquistano sempre più popolarità i podcast, la nuova frontiera dei contenuti audio amata dai giovanissimi della GenZ. Un fenomeno che ha vissuto una crescita esponenziale durante la pandemia da Covid-19 e che oggi continua la sua scalata verso il successo. Apple Podcast, Audible, Spotify sono solo alcune tra le piattaforme più celebri non solo per il consumo ma anche per la produzione di podcast. Già a partire dai primi mesi di lockdown, infatti, gli utenti hanno cominciato a mostrare un particolare interesse verso questa tipologia di contenuti.
Podcast / La nuova frontiera dei contenuti audio amata dalla GenZ
Ma cos’è esattamente un podcast? Il termine podcast è apparso per la prima volta nel 2004 in un articolo del Guardian e deriva dall’unione di “iPod” (il celebre lettore di contenuti audio digitali lanciato da Apple nel 2001) e “broadcast” (dall’inglese trasmissione) in riferimento a questo nuovo modo di trasmettere e produrre. Si tratta di una tecnologia che permette di condividere e ascoltare contenuti audio online. Una o più voci narranti si alternano nel raccontare una storia, nel riportare le notizie di attualità o nel portare avanti un dialogo o un dibattito su una specifica tematica. Insomma, un tipo di trasmissione molto simile alla radio, ma dalla quale si distingue per alcuni elementi caratteristici.
In primo luogo, la radio vive del cosiddetto on demand, ovvero la diretta. I programmi radiofonici, infatti, non sono preregistrati, come invece accade per i podcast, vanno quindi ascoltati nel momento stesso nel quale sono trasmessi. I podcast invece non solo sono preregistrati, ma sono anche il frutto di un attento e minuzioso processo di postproduzione. La parola viene accompagnata spesso dalla musica che ne costituisce il sottofondo. O da suoni che diventano parte attiva nella storia che si mira a raccontare. Inoltre, sono eliminate le pause, i momenti di silenzio prolungato e i refusi che invece possono verificarsi durante la diretta tipica appunto dei programmi radiofonici.
Podcast / Il successo in pandemia e oltre di questo nuovo modo di fare audio
Uno dei vantaggi che rende i podcast così popolari è la possibilità di ascoltarli in qualsiasi momento della giornata, anche mentre si è occupati in altre attività. C’è chi ama ascoltarli in macchina, sui mezzi o più in generale nel tragitto da casa al luogo di lavoro/scuola/università. Qualcuno li ascolta durante le faccende domestiche o ancora durante gli allenamenti in palestra o una corsetta all’aperto. I cosiddetti runner, ad esempio, li preferiscono sempre più spesso alle classiche playlist musicali.
Altro elemento che li distingue dai programmi radiofonici è la serialità. Caratteristica che i podcast prendono in prestito dagli audiolibri. Non è difficile intuire di cosa si tratta: semplicemente di libri letti (ad alta voce, ovviamente) da un narratore che premette di riportarli in formato orale. Anche in questo caso trattandosi di un contenuto registrato è fruibile in qualsiasi momento. Ci sono però elementi che distinguono questi due diversi modelli di comunicazione orale. Prima fra tutte la natura dei due prodotti. Da un lato, infatti, gli audiolibri sono l’adattamento di qualcosa nato originalmente per essere letto. Dall’altro i podcast nascono proprio a partire dallo scopo di essere ascoltati.
Tuttavia, come già precedentemente accennato, c’è una caratteristica che entrambi condividono: la serialità. Questa risulta essere particolarmente apprezzata nella società odierna. Basti pensare al successo delle piattaforme di streaming come Netflix e alle sempre più numerose serie TV che appassionano migliaia di utenti in tutto il mondo. L’uscita a puntate, settimanale o giornaliera che sia, tiene viva la curiosità degli ascoltatori invogliandoli a voler ascoltare subito la puntata successiva.
Podcast / Il successo tra la GenZ: la nuova frontiera dell’audio
Chiaramente esistono diverse tipologie di podcast per soddisfare le necessità e i gusti di tutti. Ci sono podcast di informazione prodotti da testate giornalistiche
che aggiornano gli utenti sulle notizie principali, offrono approfondimenti su tematiche degne di nota o intervistano ospiti ed esperti su temi di interesse del pubblico. Ancora podcast prodotti da personaggi famosi che decidono di raccontare la propria vita, approfondire i propri interessi o sensibilizzare i propri seguaci su argomenti delicati. Esistono persino podcast prodotti da specialisti esperti. Essi condividono le proprie conoscenze a coloro che desiderano approfondire le tematiche riguardanti quel settore.
Un genere che riscontra molto successo tra i consumatori di podcast è il true crime. Si tratta di una tipologia di contenuti che riprende casi reali di cronaca nera e li racconta come fossero dei racconti gialli. Solitamente i podcaster (così si chiamano i produttori di podcast) che portano questo tipo di contenuti, fanno delle ricerche dettagliate sulle prove, gli interrogatori e tutti i dati raccolti e resi pubblici durante le indagini del caso. Lo scopo è quello di condividere una visione alternativa più ampia e completa. In questo genere di contenuti si sfrutta molto la suspense, la musica d’atmosfera che genera tensione durante tutto l’ascolto e un tono di voce che rifletta aria di mistero.
Podcast / Un successo tra la GenZ: la rivoluzione dell’audio
Secondo un report di Audible, una tra le piattaforme più conosciute per la condivisione di contenuti audio, dal primo lockdown (marzo 2020) in Italia il trend degli ascolti di podcast continua a crescere. Tra i maggiori consumatori di podcast la società di Amazon individua i millennial (nati tra gli anni ‘80 e ‘90) e i giovani della GenZ (nati tra gli anni ’90 e il 2010). Anche Spotify, altro colosso del settore, individua tra gli ascoltatori di podcast una grossa fetta di audience di giovanissimi. L’azienda svedese ha infatti pubblicato uno studio nel quale emerge che la percentuale di utenti appartenenti alla fascia dai 13 ai 17 anni, aumenta al doppio della velocità rispetto a qualsiasi altra generazione.
Questo perché per i giovani questo nuovo modello di comunicazione orale risulta essere una risorsa. Sia per approfondire tematiche di loro interesse, che questioni di interesse sociale. Oppure semplicemente per restare aggiornati sulle notizie d’attualità. Secondo il report Spotify Culture Next 2021, infatti, in Italia il 36% dei giovani ritiene i podcast una fonte di informazione più affidabile rispetto ai classici media della comunicazione. Oltre al fatto che ascoltare le notizie e relativi approfondimenti nel tragitto per andare a scuola o all’università è sicuramente più immediato che fermarsi a leggere un articolo, ad esempio.
Questo ci lascia intuire come il podcast possegga tutte le carte in regola per entrare a far parte, in un prossimo futuro, della nostra quotidianità. Una risorsa che ci ricorda le potenzialità e la versatilità dei contenuti audio. Ma soprattutto un valore aggiunto che possa fornire da stimolo e da strumento per avvicinare giovani e ragazzi stimolando la loro curiosità e interesse.
Mariachiara Caccamo
