Il testo “Libero è il pensiero”, pubblicato dalla cooperativa Prospettiva di Catania, affronta, attraverso riflessioni e progetti, il tema della rieducazione e delle problematiche inerenti il carcere e i detenuti. Nell’ottica di una nuova politica penitenziaria in cui “sulla scia che dal punire porta a riparare, si apre lo spazio per il rieducare, non tanto i comportamenti – quelli sono una conseguenza- quanto le risonanze emotive che si provano verso gli altri”, è necessario riflettere sul senso del carcere e della pena“.
“Al disagio psicosociale che sta al fondo della diffusa sofferenza dei reclusi – afferma il dottore Domenico Palermo, consulente della Cooperativa – si sta cercando, nella Sicilia Orientale, di dare risposte sempre più congrue e pertinenti: dal sostegno psicologico, all’aiuto economico, dall’inserimento lavorativo al supporto abitativo per i senza casa, dalla mediazione penale alle attività creative ed artistiche, strumenti potenti di cambiamento individuale e sociale”.
I progetti presentati sono realizzati in questa ottica con il contributo della Cassa delle Ammende della Regione Sicilia e della Fondazione con il Sud.
Poesie dal carcere
E’ consigliabile cominciare la lettura dal poemetto frutto del laboratorio di teatro sinergico di Cinzia Caminiti e da una poesia in particolare che dà il titolo al testo.
“Una mente aperta e fantasiosa
non la potrai contenere.
Il pensiero va e non conosce catene.
Mai.
Libero è il pensiero…
Libero è il pensiero.
Per gli autori delle poesie scritte dentro un contesto di costrizione, la libertà’ equivale alla vita; è la parola più bella, ”tutto è libertà/è aria/è pane. E’ come l’ ossigeno, l’aria che respiriamo va a spasso con la vita/e insieme/sono il meglio che c’è.
Il tempo non passa ma, soprattutto di notte, per chi è in prigione ”Si vive con la speranza che la nostra libertà è dentro a un/ massiccio mazzo di chiavi o dentro una cella/ che prima o poi si riaprirà”.
Le condizioni esistenziali come poter godere del proprio tempo, degli affetti, di avere sogni e superare le paure, sentire fisicamente la certezza di non essere soli, sono evidenti per tutti, liberi e reclusi. Queste poesie accolgono versi di profonda e autentica umanità.
I testi sono raccolti nel poemetto attorno ad alcune parole chiave: il carcere, le chiavi, quattro parole, gli angeli, Adriano, maieutica, freddure, la libertà.
Desideri e stati d’animo nei versi dei detenuti
Da alcune sezioni abbiamo tratto dei versi, ma tutti possono costituire motivo di condivisione per i lettori. ”Ogni giorno ritorno dove sento casa/la donna che mi sta accanto è casa/il nostro modo di costruire è casa/Il mio angelo lo sento ogni notte, mi parla ed io parlo con lui/Angelo mio aiutami/. La notte che ho visto quella figura che stava li a guardarmi/ non mi sono impressionato.. sapevo che era li per me/. Era mio padre”.
Pertanto il poemetto rappresenta la mappa degli stati d’animo ma anche molto del sentire comune quotidiano. L’ artista Cinzia Caminiti attraverso il laboratorio teatrale ha favorito l’ esorcizzazione del dolore, la metabolizzazione dei sentimenti di infelicità. E anche il sorgere della speranza in un futuro migliore. Nel testo vengono illustrati diversi progetti attuati.
“Fuori le Mura” è un progetto che, attraverso l’arte del mosaico, a Gela ha realizzato un’opera di trasformazione sociale dentro e fuori dal carcere per collocare nel mercato del lavoro persone in esecuzione penale. (Laboratori di Arte terapia realizzati tra il 2022 e 2023 presso la Casa Circondariale di Gela e con persone in esecuzione penale esterna a carico della UEPE di Caltanissetta).
Percorsi di recupero per detenuti stranieri
“Oltre i confini” sono percorsi di recupero e di integrazione sociale dei detenuti stranieri presenti nelle carceri siciliane.
Un carcere di matti? IL progetto Koinè è la sperimentazione di un servizio di psicologia transculturale. Koinè è un progetto sociale per la creazione di un Presidio per la Giustizia di Comunità nella Sicilia Orientale. E’ stato finanziato dalla Regione Sicilia e realizzato dalla Cooperativa Sociale Prospettiva Futuro di Catania e da CNCA dal settembre 2022 al settembre 2024. E destinato a persone in esecuzione penale. Scopo, quello di favorire l’inclusione sociale e il benessere psicofisico degli autori di reato e delle loro famiglie.
Si sono effettuati molti interventi di diverso tipo. Dal sostegno psicologico, al lavoro di sostegno psicosociale nelle esecuzioni penali esterne, al reinserimento sociale dei soggetti con dipendenze patologiche. Si sono occupati del sostegno psicologico i medici di M.E.D.U, ARCHE’ e FARO che hanno operato in modo diverso, ma tutti nell’ambito del sostegno psicologico e psicoterapeutico. Per i detenuti stranieri si è prestata attenzione al disagio dell’ emigrazione e al distacco dall’ ambiente di provenienza. Si è resa necessaria la mediazione linguistico interculturale.
A conclusione del Progetto sono state avanzate alcune proposte. Tra le quali il potenziamento delle risorse umane, l’ inserimento di specialisti in scienze umane e sociali e di mediatori linguistico-culturali, figure oggi carenti .
Il testo “Libero è il pensiero” si presta ad una lettura che può interessare tutti. Perché introduce in problematiche che riguardano l’intera società e non solo i detenuti. E lo fa con chiarezza e competenza.
Maria Grazia Pennisi