A Salvatore Murabito
(Latinista amico di Livio)
15-04-2016
Giungea la tua voce,
profonda,
ricca di dolcissimi suoni,
e il mio cuore gioiva
nell’accogliere un mondo sì vasto
che venia da mattutina civiltà latina.
Tu, quercia possente,
fosti ostello dell’antica sapienza
e, nell’intero tempo di vita,
l’hai soffiata, quale Eolo pudico,
a spazzare via il grigiore nefasto
di nebbie ottundenti le menti brillanti.
Ora tu siedi, Beato, nel Cielo
ed io, la sera,
levo gli occhi alle stelle
e leggo tra quelle più belle:
“Salvator Murabito
eminentissimus Magister,
honestus vir”.
Rido nel cuore…
Continuo il cammino,
colmo d’amore
per l’amico sincero.
Mario Senatore