Il 25 settembre si terranno le elezioni per la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica e, se la confusione politica è tanta in Italia, qual è la percezione in merito del resto d’Europa? Abbiamo intervistato persone provenienti da tutte le parti d’Europa che convergono in Francia. Si tratta di studenti e lavoratori, appassionati di politica e non, che hanno espresso un parere sulla situazione politica che il nostro Paese sta vivendo, in trepidante attesa di conoscerne i risultati.
Politica / Elezioni in Italia: cosa pensa l’Europa?
Tra gli studenti di scienze politiche le risposte sono state le più disparate. Un giovane studente spagnolo ammette di non condividere affatto la linea politica che la coalizione di destra porta avanti. “Non posso credere che sia possibile che Berlusconi (nella foto, ndr) venga eletto!”. Ma la sua incredulità non si ferma a questo. Aggiunge: “In Spagna sappiamo cos’è la dittatura: molti dei nostri genitori l’hanno vissuta. Conosco la storia della fiamma tricolore nel logo del Partito della donna – riferisce in merito al partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia – e lasciamelo dire, non mi piace per niente”.
Politica / Elezioni in Italia: cosa pensa l’Europa della flat tax?
Un giovane studente francese, già politicamente attivo, ha voluto conoscere nel dettaglio le proposte dei vari partiti e le loro linee politiche. Dopo un’attenta analisi ha voluto specificare la sua posizione: si trova d’accordo in linea di principio con alcune delle proposte portate avanti dalla destra, specialmente per le questioni più spinose in merito all’immigrazione. D’altro canto non si capacita di come la coalizione di centro-destra possa proporre la flat tax. “Sia chiaro, mi identifico più con la destra ideologicamente, ma portare avanti la flat tax significa uccidere le casse del Paese in meno di due anni”. Aggiunge di non conoscere affatto i candidati dei partiti di sinistra. “Enrico Letta? Non so chi sia: questi nomi da noi non fanno molta notizia”.
Una giovane studentessa ha letto accuratamente i programmi delle tre principali coalizioni e ne è rimasta decisamente turbata. “Come possono rifiutare l’idea del nucleare? La sinistra non andrà avanti se non smette di imitare il Partito Democratico americano. Fossi in Italia, valuterei la linea di Calenda”. In Francia infatti le centrali nucleari sono più che diffuse ed efficienti.
Politica / Elezioni in Italia: cosa pensa l’Europa di Mario Draghi e del suo governo?
In Italia siamo abituati a sentire giudizi eterogenei quando si tira in ballo la politica. L’attuale presidente del Consiglio non è escluso da giudizi da parte di più e meno esperti del mondo politico e della gestione economica. Prima che ottenesse l’incarico di formare un governo, Mario Draghi era considerato modello di eccellenza. Il meglio a cui un Paese potesse aspirare. Chi ha voluto dire la sua in merito è stato uno studente proveniente dalla Grecia. Il suo Paese ha vissuto realmente la crisi e ha toccato con mano ciò che un serio intervento di politica economica può fare per risollevare una nazione. Le sue parole nei confronti di Draghi sono chiare e lasciano il segno: “Avete il miglior presidente del Consiglio che un Paese possa desiderare. Solo degli incoscienti lo hanno portato alle dimissioni. Non mi stupisce che lascerà il posto ad incompetenza, chiunque venga eletto”.
Il futuro dell’Italia
Ciò che risulta dalle brevi impressioni e opinioni che sono state raccolte e riportate dimostra che dall’Italia si esporta grande qualità (pensiamo al made in Italy) ma poche idee politiche. Chiunque venga interpellato, non mostra un’aria serena e ottimista, bensì il contrario. Nell’epoca dei social media, ciò che conta è l’apparenza e la presenza scenica di cui molti personaggi politici si fanno forza per potenziare il loro personaggio. In molti non riconoscono i candidati mostrati in quanto tali, riducendoli invece a fenomeni mediatici da non abbinare al mondo della politica o alla gestione del nostro Paese.
Vittoria Grasso