Con Circolare del 31 dicembre 2015 l’INPS ha deliberato le “ provvidenze economiche “ 2016 per il mondo della disabilità.
Pensando alle Istituzioni che lo permettono, al Governo che preferisce dare 500 euro ai giovani per le loro “ allegre necessità “, perché non provvedono al mondo della disabilità, del dolore, della sofferenza, che sopravvive nella più totale necessità?
Le famiglie di questi nostri concittadini sono molto preoccupate per la carenza d’interventi di natura economica, legislativa, sanitaria, soprattutto quelli che riguardano l’andamento economico, mentre i “rincari” del costo della vita si fanno sempre più sentire.
Ci dicono che si è chiuso un “ciclo politico” caratterizzato dal mancato raggiungimento di traguardi significativi, mentre si è aperto un “nuovo scenario” che non è invidiabile rispetto al precedente, soprattutto perchè dettato dalle condizioni sociali in cui si trovano i disabili fisici e gli handicappati mentali ! Ci dicono ancora che la nostra economia va bene, mentre, pare, fa acqua da tutte le parti.
Ci dicono che il nostro status sociale è in “ebollizione”, ma non si vuol ammettere che la nostra Italia continua ad essere terra delle contraddizioni, terra martoriata dalle tante parole e vicissitudini inutili, dove ogni giorno vi sono “problemi”, che non vengono risolti a causa di una mancata programmazione di priorità, aumento delle imposte, tasse ed altre “trovate” : ci domandiamo perché deve pagare sempre e solo il semplice cittadino ?
Mentre diminuisce la speranza per giorni migliori, ecco che la Politica ci predica e ci ammannisce le più belle parole e ci vogliono insegnare il significato ed il sentimento della solidarietà, ma siamo convinti che i servizi pubblici sono necessari e devono essere riveduti con criteri non solo obbedienti allo spending review, ma in un contesto che tenga concretezza, valori, moralità, etica, orientati, diretti al bene comune, non parole, parole,parole !
Nell’Anno del Giubileo Straordinario della Misericordia Papa Francesco ha consegnato a tutti un Messaggio di Misericordia ricordandoci che lo “stile di Dio non è lo stile dell’uomo”, perché “Dio vince” con l’umiltà, come dimostra la fine del più grande dei profeti, Giovanni Battista, che preparò la strada a Cristo per poi farsi da parte “. (Vangelo del 5 febbraio 2016, durante l’Omelia della Messa celebrata a Casa Santa Marta). E con le parole del Santo Giovanni Paolo II°: “Andiamo avanti con speranza”.
Felice Previte (Cristiani per servire)