La sfida che apre il girone C vede di fronte a Nizza la Polonia opposta all’Irlanda del Nord, al debutto assoluto in una fase finale degli Europei di calcio. Il canovaccio tattico, che vede da una parte i nordirlandesi affidarsi a un abbottonatissimo 5-3-1-1 con Lafferty unico riferimento avanzato e dall’altra i polacchi schierare un 4-4-1-1 con le ali Blaszczykowski e Kapustka dare spesso man forte a Milik e Lewandowski, viene rispettato in pieno: gli uomini di Nawalka attaccano a testa bassa sin dall’inizio, cercando di utilizzare il gioco sulle fasce come apriscatole per scardinare l’attentissima difesa dei verdi. L’Irlanda del Nord risponde alle folate polacche utilizzando i mezzi che meglio conosce: baricentro basso, palla che scotta tra i piedi e affidata per questo alle frequenti sventagliate di Johnny Evans per la testa dell’ex palermitano Lafferty, centravanti boa lasciato spesso solo a fare la guerra con Glik e compagni.
Il difficoltoso inizio non scoraggia i nordirlandesi, chiusi a ricchio a difesa di McGovern e bravi a intercettare i frequenti cross che spiovono in area di rigore: la Polonia pressa continuamente, ma la prima vera occasione arriva solamente al 31′, quando l’attaccante dell’Ajax Milik supera McLaughlin in area di rigore per poi tirare alle stelle da distanza ravvicinata. L’altra grande chance capita al 39′ sui piedi di Kapustka: il suo sinistro, scoccato poco fuori area dopo uno splendido controllo di destro e uno stop di petto, trova la grande reazione di McGovern. Questo è l’ultimo sussulto di un primo tempo giocato a una porta sola: Steven Davies e compagni però, pur non pungendo in attacco, hanno retto agli assalti della Polonia.
La ripresa inizia con l’ingresso di Dallas per il giovanissimo McNair. Passano cinque minuti e l’Irlanda del Nord capitola: Blaszczykowski scende sulla destra, i difensori verdi arretrano precipitosamente con il giocatore della Fiorentina bravo a servire Milik che, poco dentro l’area, fredda McGovern con un sinistro forte e preciso. Salta il tappo e i verdi soffrono ancor di più: la partita si fa vivace, grazie anche a un Lewandowski molto più mobile del primo tempo, bravo a svariare aprendo così spazi per il compagno di reparto Milik. Gli uomini di Michael O’Neill non cambiano spartito nonostante lo svantaggio: troppo poca la loro qualità per sviluppare un gioco diverso. Al 66′ dentro Washington per dare manforte a Lafferty: al 67′ una folata di Blaszczykowski mette i brividi a McGovern.
Il break dell’Irlanda del Nord con l’affondo di Washington e la sicura uscita di Szczesny rimane isolato: nonostante tutto, O’Neill mette dentro anche il terzo attaccante Ward, cercando di creare pericoli con i cross di McLaughlin e Ferguson, adesso più aggressivi sulle fasce. Con l’ingresso di Grosicki, Nawalka cerca di dare più profondità e ampiezza al gioco polacco, cercando così di allontanare eventuali pericoli da parte dei nordirlandesi: la Polonia ha il demerito di non chiudere i giochi, lasciando quindi ai britannici la possibilità di pungere. A 4′ dal termine Steven Davies fa correre un brivido ai tifosi polacchi, mancando di pochissimo un favorevole aggancio in area davanti a Szczesny: la risposta è affidata a una gran botta di Krychowiak fuori di poco. Gli ultimi patemi polacchi si spengono su un’uscita dell’estrmo difensore polacco, bravo a disinnescare un pallone vagante in area. La Polonia coglie la sua prima, storica vittoria in un Europeo, battendo i britannici di misura grazie a un gran gol di Milik, migliore dei suoi quest’oggi: in attesa di Germania – Ucraina, la testa del girone C è sua.
Giorgio Tosto
Il tabellino:
Polonia-Irlanda del Nord 1-0