Progetto PoshBee, lo studio sui fitofarmaci che danneggiano bombi e api

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Nell’ambito del progetto europeo PoshBee è stata studiata l’entità del danno dei fitofarmaci verso bombi, api e impollinatori in generale. Il Consorzio è composto da 42 partner che cooperano con il Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). L’ente ha osservato 128 siti locati in 8 Paesi dell’Unione Europea. La ricerca è stata edita dalla rivista scientifica internazionale Nature ed è stata svolta all’interno del programma PoshBee (Monitoraggio europeo della salute delle api).

Il progetto si focalizza sull’individuazione degli stressors che hanno un impatto sulle condizioni degli impollinatori, con una particolare attenzione per colza e meleti, tipi di coltivazioni molto presenti nel continente europeo. Gli esiti rilevano l’influenza dei fitofarmaci che, seppur regolamentati a livello legale, danneggiano il ciclo di vita dei bombi.

Progetto PoshBee, come i fitofarmaci danneggiano bombi e api / Uno sguardo ai dati

La contaminazione è presente nel polline raccolto dai bombi e riguarda circa 8 differenti molecole di fitofarmaci per ogni colonia. Talvolta arriva ad un ammontare di 27 composti, in particolar modo fungicidi. Gli studiosi hanno evidenziato come 9 insetticidi siano la correlati al 99% del rischio associato, rischiando di intaccare significativamente la salute degli impollinatori.

Progetto PoshBee, come i fitofarmaci danneggiano bombi e api / La normativa europea

La legislazione europea sancisce delle limitazioni all’utilizzo di questo genere di composti. L’obiettivo è quello non oltrepassare il 10% delle morti negli sciami di api. La situazione non è però delle più floride: i ricercatori hanno osservato come più della metà delle colonie di bombi abbia avuto una perdita di individui maggiore del 10%. “Ci troviamo di fronte a una situazione in cui le attuali procedure di valutazione del rischio e le normative europee, tra le più rigide a livello globale, non riescono a proteggere adeguatamente gli organismi non bersaglio dei fitofarmaci, rendendo l’agricoltura sostenibile ancora un obiettivo irraggiungibile,” ha evidenziato Cecilia Costa, studiosa presso il CREA Agricoltura e Ambiente nell’ambito del team di Apidologia e coordinatrice del programma.

Progetto PoshBee, come i fitofarmaci danneggiano bombi e api / Maggiore monitoraggio e prospettive future

Il CREA ha istituito un’attività cooperativa con Coldiretti e Unaapi, costituendo aree di monitoraggio in Trentino per i meleti e in Piemonte per i campi di colza. Piotr Medrzycki, studioso all’interno della suddetta ricerca, ha sottolineato la rilevanza del nuovo paradigma di valutazione del rischio. Quest’ultimo nasce dagli studi dell’EFSA ed è sul punto di consolidarsi in normativa nel 2024. Questa modifica legislativa renderebbe obbligatori i test anche sui bombi, sperando che ciò concorra alla tutela degli impollinatori e della loro vita nel contesto agricolo.

                                                                                      Maria Maddalena La Ferla

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