A Valverde la ripresa inizia dalle stelle. Dopo un lungo periodo in cui la normalità è stata messa in discussione da qualcosa che ci ha fatto riflettere sulle priorità della nostra vita abituale, pensare ad una ripartenza ci faceva prendere le distanze da tutto. Ma adesso che, grazie alla diffusa campagna vaccinale, i nostri territori si volgono a colorarsi di bianco, sembra naturale pensare ad un rinnovamento intimo. Come linfa nuova e rigenerante, quella che non fa dimenticare il vissuto appena trascorso, ma innesta una valorizzazione del presente per realizzare un migliore futuro.
A Valverde la ripresa inizia dalle stelle
Valverde da sempre ha una Stella che è il punto di riferimento per tutta la comunità civile e religiosa non solo locale: la Vergine Maria. Pertanto, per accompagnarci in un cammino di rinascita intima e fraterna, i Padri Agostiniani Scalzi hanno invitato la comunità a celebrare una serata dedicata a” Maria e le stelle”, di concerto con la “Notte dei Santuari”, proposta dalla CEI.
Dopo il Rito della Luce, l’apertura della Porta della Speranza, l’ingresso nel Santuario “Maria di Valverde” e la celebrazione della Parola di Dio, ci si è trasferiti nel chiostro. Qui, in una atmosfera di meditazione e di distensione, il Team di “Comunicare cultura” ha approfondito la tematica vista da tre diverse angolazioni. Aspetto teologico a cura di Carmelo Mannino, letterario illustrato da Angelo Santangelo e storico-artistico spiegato dettagliatamente da Salvo Li Pira.
Li Pira è stato anche l’ottimo coordinatore di questo e di altri due precedenti incontri.
Salvo Paratore ha presentato i vari segmenti con letture appropriate, mentre Giulia Galasso e Vincenzo Li Pira hanno curato i particolari musicali e logistici.
Infine Padre Nei, parroco rettore, ha salutato e ringraziato tutti gli intervenuti estrinsecando messaggi di fiducia e di speranza.
In ultimo, ci ha invitati a raggiungere la terrazza del convento, dove un panorama mozzafiato attendeva di essere ammirato.
Il lancio di lanterne con l’immagine della Madonna di Valverde, ha suggellato il comune desiderio di guardare sempre il Cielo dove ogni opera terrena trova la sua più alta sublimazione. E mentre le lanterne si perdevano nell’infinito, le preghiere salivano a Maria. Affinché, nella sua dolcezza materna, le potesse aggiungere alle sue innumerevoli stelle che, da sempre, le attestano l’appellativo di Regina e Madre di tutti noi suoi figli, popolo in cammino.
Marcello Distefano