La Sicilia, si sa, è terra di contraddizioni, pompose celebrazioni e celeri oblii. “Dolce amnesia dell’elefante” s’intitolava un album di Vincenzo Spampinato, figlio di una Catania che ha il suo simbolo iconico proprio nel mastodonte dalla memoria di ferro. Possibile che il nostro adorato liotru rappresenti un’eccezione alla regola?
Rimediare alle sue dimenticanze – si legge in una nota stampa – è una delle cifre che contraddistinguono il Premio Domenico Danzuso, il cui albo d’oro annovera nomi nazionali e internazionali e siciliani illustri, a volte resuscitati da un iniquo oblio.
Lo conferma l’edizione 2024, la ventitreesima, che si fa ponte tra passato e futuro per celebrare le eccellenze della cultura e dello spettacolo.
A condurre il Gala, patrocinato dal Comune di Catania e fissato per lunedì 16 dicembre alle 20, sarà ancora una volta l’elegante Marina Cosentino. La cerimonia si svolgerà nello splendido Auditorium del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, sede dell’Associazione Premio Danzuso. Che è sostenuta dallo stesso Conservatorio e da realtà eccellenti. Cioè il Teatro Massimo Bellini, lo Stabile di Catania, il Brancati e il Teatro della Città, la Società Catanese Amici della Musica, l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, l’Accademia di Belle Arti etnea, il Lions Catania Host, il Soroptimist, l’Assostampa. E naturalmente La Sicilia, il giornale su cui scriveva Danzuso, e il Quotidiano di Sicilia.
Premio Domenico Danzuso / I premiati
La serata in cui saranno consegnati I premi sono realizzati dallo scultore dell’Accademia Pierluigi Portale, su progetto grafico del direttore Gianni Latino.
La sera della consegna sarà l’occasione di ricordare Domenico Danzuso, scomparso nel 2001 e annoverato tra i maggiori esponenti della critica teatrale italiana. Ma anche la moglie, Lina Polizzi, che ci ha lasciato nel gennaio di quest’anno. E pure quel Tony Maugeri, allora presidente della Scam, al quale dobbiamo il Premio.
Ne parleranno Giuseppe Lazzaro Danzuso e Filippo Donzuso, presidenti rispettivamente della giuria e dell’associazione che lo gestisce con la collaborazione della segretaria Vittoria Napoli.
Il recupero della memoria, dunque. Che si farà pregnante nel riconoscimento assegnato al Gruppo Teatro Maria Campagna, ricordato per il contributo al teatro d’impegno sociale e alla memoria culturale siciliana. A parlare dell’autrice de “I fatti di Bronte”, tragicamente scomparsa nel 1978, sarà la sorella Salvina Campagna, autrice nel 2015 con Cinzia Caminiti Nicotra – che ne proporrà un brano – del lavoro “Un fiore per Maria”. Degli altri spettacoli del gruppo parlerà poi Giusi Campione. Quest’ultima raccolse il testimone della Campagna e mise in scena nuovi testi per la regia di Nuccio Caudullo.
Altri premiati
Premio Danzuso, sempre per il teatro, a Luana Rondinelli, attrice e drammaturga, nota per opere come “Taddrarite”, che affronta il tema della violenza domestica. O “Eterna”, dedicata a eventi storici dell’Etna. E ancora il light designer Gaetano La Mela, maestro della luce teatrale, che ha collaborato con registi di fama internazionale, tra cui Davide Livermore.
Sarà poi la volta di Luigi Tabita, attore premiato per la sua ventennale carriera, in prima linea per il suo impegno sociale e promotore di iniziative culturali quali il Festival “Giacinto – Nature LGBT+”.
Un momento speciale verrà riservato a Tomato Sauce Records, etichetta discografica siciliana premiata per il videoclip del brano rap “Certe sostanze”, che affronta temi di disagio giovanile. Premiata poi una firma autorevole come Maria Lombardo, prima giornalista professionista del quotidiano La Sicilia. Figura di riferimento come critico cinematografico e teatrale, oltre che saggista e docente.
Anastasia Boldyreva e Vincenzo Spampinato
Tra i momenti di spettacolo più attesi, l’esibizione del mezzosoprano Anastasia Boldyreva, protagonista della “Gioconda” al Massimo. L’artista, prima di ricevere il riconoscimento per il suo straordinario talento, proporrà due brani accompagnata al pianoforte dal maestro Manuela Cigno. Altra esibizione, quella di Vincenzo Spampinato. Il poeta e menestrello di “È sera” e di altri successi indimenticabili, presenterà un brano inedito dal titolo significativo: “Il Natale delle donne”.
Nel corso della serata saranno consegnate inoltre borse di studio per giovani meritevoli. Borse del Lions Catania Host a uno studente dell’Accademia di Belle Arti etnea e del Soroptimist e della Cappellani ad allievi del Conservatorio Bellini.
Un brindisi finale – con i blasonati vini di Al-Cantara e le prelibatezze del Salumificio Mulinello – chiuderà una manifestazione che da ventitré anni si impegna a non far dimenticare a questa terra i talenti che esprime.
Domenico Danzuso
Nato il 4 febbraio del 1922 e scomparso il 3 dicembre del 2000, è stato per cinquant’anni uno dei più stimatici critici italiani, insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui quelli intitolati a Ennio Flaiano e Salvo Randone e la Lente d’oro. Danzuso ha inoltre firmato con Giovanni Idonea alcuni tra i più importanti contributi sulla storia teatrale etnea, come il libro “Musica, musicisti e teatri a Catania”. È stato anche docente di Storia dello spettacolo dell’Accademia di Belle Arti, consigliere d’Amministrazione dell’Istituto Bellini, oggi Conservatorio, proboviro dell’Assostampa, socio del Lions e della Scam.