Un importante appuntamento storico-culturale ha avuto luogo nella Casa del Vendemmiatore a Santa Venerina. Il “Premio Giovanni Pappalardo”, alla sua terza edizione,quest’ anno è stato conferito alla memoria al prof. Mariano Raciti.
Raciti, nato il 30 dicembre del 1920, conseguì la maturità classica al “Gulli e Pennisi“ di Acireale e ottenne inoltre l’abilitazione magistrale.
Nel 1950 si laureò in Lettere Classiche e nello stesso anno sposò Rosaria Di Bella. Da questa unione nacquero due figli, Santo e Mariagrazia. Ricoprì il ruolo di direttore didattico in molti plessi scolastici fra i quali quelli di Mirabella Imbaccari, Zafferana Etnea, Santa Venerina.
Il prof. Raciti, s’impegnò anche in campo politico. Fu sindaco di Santa Venerina dal 1956 al 1960. Candidatosi alle elezioni amministrative del 1956, ottenne 641 voti di preferenza e fu il primo eletto nella lista della Democrazia Cristiana. Dal 1963 al 1971 fu assessore provinciale alla Pubblica Istruzione. Fu consigliere comunale nel 1970, nel 1975 e nel 1980.
Durante la sua sindacatura dovette affrontare l’emergenza post –sisma del 19 marzo del 1952. E’ ricordato per le sue qualità culturali, umane e politiche.
L’impegno del prof.Mariano Raciti per la comunità di Santa Venerina
Durante la serata è intervenuto l’assessore Rosario Di Maria, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e ha ricordato come il prof. Raciti abbia influito nella storia della comunità di Santa Venerina.
Gesuele Sciacca, presidente dell’associazione Storia Cultura e Sviluppo Territoriale (Stocusvit) ha evidenziato che il sodalizio è vicino a questi avvenimenti ed ha ricordato la figura di Giovanni Pappalardo come grande medico.
Il dott. Sebastiano Pappalardo, ideatore e promotore del Premio, ha ringraziato i partecipanti, l’Amministrazione comunale, la Pro-Loco e il prof. Giovanni Vecchio, coordinatore della serata. Ha tenuto a precisare che il riconoscimento non è un premio politico, ma un segno di stima per la persona che si è impegnata a favore della comunità.
Anche Enrico Pappalardo, ex sindaco della cittadina etnea, ha ringraziato i presenti e gli organizzatori della manifestazione, ribadendo l’importanza del riconoscimento per salvaguardare e preservare la memoria collettiva.
Il sindaco di Santa Venerina Santo Raciti, figlio di Mariano, ha sottolineato che la finalità di quest’evento è ricordare le persone che hanno cercato di dare qualcosa al paese. Poi, con profonda emozione, ha ricordato suo padre come una persona premurosa, amorevole e pacata. Un uomo umile che non si vantava dei suoi titoli. Ha evidenziato anche che Giovanni Pappalardo e Mariano Raciti anteponevano le esigenze della collettività ai propri interessi personali.
Le testimonianze
La serata è stata arricchita dalle testimonianze di Giovanni Grasso e Antonino Russo, ex consiglieri comunali che hanno ricoperto il ruolo di vicesindaco.
Ci sono stati altri interventi di Antonino Ferraro, ex preside e collega, dell’insegnante Miranda Grasso e di Pietro Adornetto.
Emozionanti le parole della moglie Rosaria Di Bella.
Intervento di Giuseppe Vecchio
Giuseppe Vecchio ha raccontato un aneddoto relativo alle elezioni amministrative del 1980, quando il prof. Mariano Raciti aveva deciso di non candidarsi più. “La sua assenza – ha sottolineato – avrebbe provocato un danno al paese e alla Democrazia Cristina, partito del quale Raciti era leader indiscusso. Di ciò parlai con un uomo politico di primo piano, amico suo e mio; che comprese la delicatezza della situazione e lo convinse a scendere in campo ancora una volta. Mariano Raciti – ha rivelato il giornalista – mi dette una grande lezione: mi mise d’autorità in lista per il Consiglio comunale e non intese le mie ragioni: penso che un giornalista professionalmente attivo non debba far parte di organismi amministrativi e politici e, quindi, non debba candidarsi; se eletto, non potrei svolgere il mandato perché l’intenso lavoro e gli orari non me lo permetterebbero. Ma dovetti abbozzare”.
Ricordando il dott. Giovanni Pappalardo, “una persona perbene”, il giornalista Vecchio ha riconosciuto che il clima politico-amministrativo, al tempo delle sue sindacature, non era dei più agevoli, con i due più grandi partiti (Dc e Psi) che lottavano tra loro e non riuscivano a formare maggioranze ampie, e quindi stabili. “Sono certo – ha affermato – che, con condizioni politiche più stabili, le amministrazioni di Giovanni Pappalardo avrebbero realizzato molto di più”.
Rosario Sorace, giornalista e direttore del giornale online “ Clessidra 2021” ha condotto l’evento coordinato dal prof. Giovanni Vecchio, presidente onorario Stocusvit. Ad arricchire la serata gli intermezzi musicali eseguiti da Gesuele Sciacca e Daniela Greco.
L’evento prestigioso è stato realizzato da Stocusvit, Gemas Management S.r.L, dal Comune di Santa Venerina e con il contributo della Pro-Loco.
Giuseppe Russo