I giovani della comunità parrocchiale Maria SS. del Rosario di Fiumefreddo di Sicilia – si legge in una nota dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Acireale – hanno realizzato, in quest’anno difficile caratterizzato dall’emergenza sanitaria da Covid 19, un caratteristico presepe per sottolineare l’importanza dell’accoglienza dei migranti. Tema questo che è molto vicino, soprattutto a noi siciliani, in quanto le coste della nostra isola accolgono annualmente migliaia di profughi.
Papa Francesco, nella lettera enciclica “Fratelli Tutti”, afferma che la pandemia ha, inoltre, suscitato a tutti noi “la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca”, che è ben evidenziata nel presepe creato dai giovani.
“Questo presepe – dichiara il parroco don Egidio Vecchio – evidenzia che come cristiani noi siamo chiamati ad accogliere Cristo che viene in mezzo a noi, non solo nelle nostre vite, ma soprattutto nell’esistenza di coloro i quali per varie vicissitudini, sono costretti a lasciare la propria terra natìa”.
Nella lettera enciclica il Santo Padre evidenzia che “una forte immigrazione, alla fine, segna sempre e trasforma la cultura di un luogo […] Gli immigrati, se li si aiuta a integrarsi, sono una benedizione, una ricchezza e un nuovo dono che invita una società a crescere“.
Il direttore dell’Ufficio pastorale per i migranti don Lucio Cannavò, nel ringraziare i giovani della comunità parrocchiale per il lavoro e la cura dell’opera, afferma: “La precarietà dei migranti e della Grotta di Betlemme possano portare all’attenzione, in particolare, di chi cerca riparo e protezione”.