Prima sconfitta casalinga per l’Acireale (0-2) e primi fischi per i granata dallo sparuto pubblico di casa. Che pure s’era illuso, al primo impatto (ricordate l’1-0 sul Castrumfavara di Pietro Infantino?), che qualcosa di buono ci potesse essere nel potenziale di questo rinnovatissimo undici granata, bastonato all’esordio dalla Scafatese, ma non senza aver offerto, in quel caso, scampoli di buon calcio.
Acireale ridisegnato, sulla corsia di destra pesa l’assenza di Nardo
Ed invece, dopo la prova in chiaroscuro di Ragusa (vantaggio iniziale con rimonta subita alla distanza), ecco il crollo. Perché di altro non s’è trattato. Ridisegnata sulla fascia destra, non è dato sapere se per scelte di alternanza tecnica o contingenze obbligate, la squadra di Epifani ha sofferto fin dall’inizio il gioco di un avversario non certo trascendentale ma tatticamente disciplinato e con le idee chiare. Che ha esercitato una pressione discreta, senza alzare troppo la guardia, poco o nulla concedendo alle iniziative, generose ma in massima parte velleitarie, dell’undici di casa.
Igea Virtus senza mezze misure, due vittorie esterne a fronte di due sconfitte casalinghe
L’Igea Virtus, la sua parte, conferma di essere squadra che non ama le mezze misure. Viola pure il Tupparello, e senza troppa fatica, dopo il Fresina di Sant’Agata di Militello e minimizza in classifica gli effetti di due sconfitte casalinghe di fila con la blasonata Reggina e con l’Enna. Niente di eccezionale, ma buon equilibrio tra i reparti, ed esperienza quanto basti (l’ex Maltese, un esempio).
Fiammata granata in avvio, gol annullato a Capogna, poi l’uno-due degli ospiti
Al passaggio dei giallorossi, l’Acireale assiste quasi senza coipo ferire. Fa un po’ di pressione in avvio, va a bersaglio con Capogna, ma si vede il gol annullato. Una fiammata, l’unica forse, in novanta minuti nei quali ai granata poco o nulla è riuscito di combinare per mettere in ansia la formazione ospite che ha colpito due volte: con Aperi su rigore al 7’ e con un guizzo di Trombino sul finire del primo tempo.
Secondo tempo senza storia, e vantaggio ospite mai in discussione: per l’Acireale sconfitta che pesa.
Di fatto, la partita, anche nel secondo tempo, pur con un Acireale che Epifani ha provato a rivoltare, non ha avuto storia. Il vantaggio ospite non è stato mai in discussione, dalle sue iniziative d’offesa l’undici granata non è riuscito infatti a guadagnare più di tanto: ben protetto, il portiere ospite Belmonte non ha certo dovuto fare gli straordinari. Vince l’Igea, l’Acireale, rimasto fermo a quota 4 in classifica, è chiamato ad interrogarsi sul suo futuro…
Giovanni Lo Faro