Primi segni di una Serie A senza padrone

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Archiviata anche la quinta giornata di campionato. Ecco le prime impressioni di una serie A ancora in cerca di un padrone.

Tutte le favorite racchiuse in soli tre punti e ben 13 club in soli 5 punti di differenza. Ecco gli esordi di una serie A che, già al termine della quinta giornata, fatica ancora a trovare una leader.

La grande favorita e il derby perso

Partiamo dall’Inter, la grande favorita, secondo gli addetti ai lavori, prima dell’inizio del campionato. Il motivo è molto semplice, un duplice vantaggio rispetto a quasi tutte le altre big. Da una parte, la continuità tecnica (tra le altre “grandi”, solo Roma e Atalanta non hanno cambiato allenatore) e dall’altra un mercato funzionale, con Zielinski e Taremi pronti ad innalzare la qualità delle seconde linee.  Dopo il debutto con un pareggio contro il Genoa, la squadra di Inzaghi aveva convinto con le vittorie contro il Lecce e, soprattutto, quella contro l’Atalanta vinta 4-0 per i neroazzurri. Poi, il pareggio contro il Monza e la sconfitta nel derby contro l’altra milanese.

E, poco importa che probabilmente Inzaghi sia solo la prima vittima della nuova e cervellotica formula della Champions perché se i due pareggi della prima e della quarta giornata erano stati abbonati come “distrazioni”, ecco arrivare la sconfitta del derby a pesare come un macigno sulla favorita. Dopo ben sei vittorie consecutive nei derby, ecco infatti il tabù dell’Inter spezzato con un Paulo Fonseca che salva la panchina e regala una vittoria più che meritata che mancava da tanto, troppo tempo in un derby.  Ed ecco che, per Simone Inzaghi, sembra di essere tornati indietro di un paio d’anni. Una scelta discutibile nel momento più delicato della partita con il cambio del trio di centrocampo e i due laterali che ha finito con l’indebolire la squadra..

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