Ad Acireale, in Corso Umberto 192, il 20 aprile alle 10, sarà presentato in conferenza stampa il decennale del progetto “A casa di Momo”. E’ questo un luogo dove si impara facendo, senza banchi e senza aule. Dove l’educazione esperienziale in natura è il cardine della missione educativa di questo progetto che, da dieci anni, accoglie generazioni di famiglie acesi che hanno deciso di abbracciare e scommettere su questa mission educativa che, man mano, si sta diffondendo sull’intero territorio nazionale, con un metodo avvalorato dal ministero dell’Istruzione.
“A Casa di Momo” nasce come progetto per un centro ludo-educativo e per doposcuola. Oggi accoglie un micronido, una scuola dell’infanzia, una scuola primaria ed un doposcuola per bambini con disturbi specifici dell’apprendimento e bisogni educativi speciali, per un totale di settanta bambini circa.
Il progetto si basa, quindi, su tre cardini: la pedagogia in natura, la cittadinanza attiva e l’educazione sperimentale.
“A Casa di Momo” è dotato anche di una ricca biblioteca per bambini e ragazzi, realizzata con il contributo della Fondazione Atene e Roma. E diventata il perno per un progetto di educazione alla lettura che parte già dai piccoli di 12 mesi ed arriva alla scuola primaria.
Iniziative per il decennale di A casa di Momo
In occasione del decimo compleanno, A Casa di Momo organizza una serie di eventi nella sua sede di Acireale. Il 22 aprile si terranno sette seminari tenuti da professionisti ed esperti, cui si potrà partecipare su prenotazione.
Infatti, alle 9.30 vi saranno i laboratori “Le mappe per compensare. Cosa, come e perché”, a cura del dottore Giuseppe Pellegrino che da anni si occupa di tecnologia a servizio dell’inclusione e al supporto allo studio di studenti con Dsa e Bes; il laboratorio “Corso di avvio alla consapevolezza alimentare”, a cura della biologa e nutrizionista Elisabetta Scalia. Ed, infine, il laboratorio “Nuovi linguaggi e sessualità adolescenziale”, tenuto dalla consulente in sessuologia Tiziana Portera.
Seguiranno alle 11.30 altri quattro seminari, anch’essi su prenotazione: “Apprendimento tra aspettative ed emozioni”, curato dalla psicologa Vanessa Occhino e dall’equipe
Strategica…mente di A casa di Momo; “Mettiamoci in gioco, tanti modi per diventare grandi”, a cura della psicologa Maria Concetta Pappalardo; il workshop esperienziale “Per una filosofia dell’educazione a scuola”, curato da Veronica Pavoni, counselor filosofica S.I.Co. E infine “Semi che crescono”, a cura degli educatori dell’equipe “Educazione esperienziale in natura” di A Casa di Momo.
Giorno 26 aprile dalle 9.30, ci sarà una mattinata di laboratori per grandi e piccoli, con degli eventi ai quali si potrà partecipare prenotandosi sulla pagina Facebook “A Casa di Momo”. Mentre giovedì 27 aprile alle 17 ci sarà lo spettacolo teatrale “Incantesimi”, con Filippo Velardita e a seguire “Palco aperto” a cura della compagnia B&St. e gran festa finale.
Formazione e riflessione su temi importanti
Spiega Stefania Ferrara, una delle fondatrici di A casa di Momo, “ogni seminario è un dono che vogliamo fare alla comunità, un’opportunità di formazione e momenti di riflessione su temi importanti: la sessuologia, l’alimentazione, l’educazione esperienziale, gli strumenti compensativi per chi ha bimbi con difficoltà”.
Un modo anche per smontare pregiudizi e falsi miti. “I nostri bambini hanno più risorse da poter utilizzare alla fine del percorso, perché hanno hanno maggiore autonomia, autostima, resilienza, capacità di dare importanza alle cose veramente importanti. Imparano a gestire e a superare le piccole frustrazioni, perché la natura è maestra anche in questo. Insegna a superare le sfide e ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità”.
Giulia Bella