Progetto SPIDAP / L’IA a servizio dell’agricoltura siciliana

0
159
IA agricoltura campi
Il progetto SPIDAP nasce in Sicilia dall’idea di utilizzare l’IA (Intelligenza Artificiale) per ottimizzare il lavoro in agricoltura. Agricoltura e intelligenza artificiale non sono due mondi antitetici, anzi, dal loro incontro possono nascere grandi innovazioni per l’intera società. Usare l’IA per avere indicazioni sull’irrigazione degli agrumeti è un’opportunità fondamentale in una fase storica in cui il cambiamento climatico minaccia le riserve idriche. La siccità è una condizione ad intensità crescente sul territorio siciliano e una risposta a questo fenomeno può essere quella di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua.

Progetto SPIDAP/ L’IA a servizio dell’agricoltura siciliana: Il progetto

L’azienda Agrigeos di Acireale e la Lualtek di Comiso, hanno dato avvio al progetto SPIDAP – Sviluppo di una Piattaforma Digitale basata su intelligenza artificiale per Agrumicoltura di Precisione, in collaborazione con l’Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo (IMEM) del CNR di Parma. Le due imprese hanno partecipato ad uno dei Bandi a Cascata del Mezzogiorno di Spoke 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questa iniziativa ha consentito loro di finanziare l’intero programma.
La sperimentazione ha avvio con l’impianto di rilevatori su un primo insieme di piante nella provincia di Catania con una conseguente irrigazione programmata ai fini della valutazione delle conseguenze dello stress idrico. Si applica lo stesso metodo su altri 5 areali della Sicilia orientale contando di ricevere in 18 mesi tutti i dati necessari per poter utilizzare l’ia in ambito agricolo.

Progetto SPIDAP/ L’IA a servizio dell’agricoltura siciliana: Plantarray e Bioristor

SPIDAP nasce con un goal da raggiungere: fare in modo che gli agricoltori possano essere a conoscenza con estrema precisione della quantità d’acqua necessaria ai loro agrumeti. Il monitoraggio potrà essere effettuato anche da remoto in aree rurali in cui la copertura internet è carente. La tecnologia utilizzata, di fatti, sarà quella a onde radio. Il sistema si basa su i dati ricavati mediante la piattaforma Plantarray per la fenotipizzazione delle piante. Un altro importante strumento è il sensore Bioristor, implementato dall’IMEM-CNR di Parma, che consente un monitoraggio costante del fabbisogno idrico.

Le piante su cui lavoreremo quando saremo a pieno regime verranno irrigate in maniera diversa – commenta Luca Occhipinti, fondatore di Lualtek – alcune riceveranno acqua, altre vivranno condizioni di stress idrico. Noi raccoglieremo i dati che ci permetteranno di capire se la pianta ha o meno sete e quando è arrivata alla condizione di fame d’acqua. Così capiremo le sue reali necessità perché cresca al meglio per dare vita ai suoi frutti, quindi per potere intervenire”.

Progetto SPIDAP/ L’IA a servizio dell’agricoltura siciliana: le due aziende Lualtek e LoraWan

Le due aziende sono entrambe abbastanza giovani, anche in termini di risorse umane: il team è formato da esperti con un’età inferiore ai 40 anni. Agrigeos è un centro di saggio principalmente indirizzato verso screening e saggi biologici sul campo e in laboratorio di nuovi insetticidi, fungicidi, erbicidi, fertilizzanti e biostimolanti per il comparto agrochimico. Lualtek è una startup innovativa impegnata nell’implementazione di nuove tecnologie. Fra queste LoraWan per la raccolta dati in agricoltura e sensori che non hanno bisogno nè di internet nè di elettricità.

Occhipinti spiega come le due imprese si siano unite nella collaborazione: “Loro fanno sperimentazioni e analisi di dati, andando a vedere sia la parte della coltivazione che quella che ha a che fare con le malattie e con i batteri che attaccano le piante, noi siamo una società di sviluppo tecnologico in agricoltura, e la comunione di intenti ci ha messo insieme. La leva è stata l’alto valore del livello tecnologico di entrambe”. Lo studio effettivamente prende in osservazione specificatamente gli agrumi. I modelli che però saranno generati da queste ricerche potranno trovare applicazione anche nell’ambito di altre specie di piante.

                                                                                      Maria Maddalena La Ferla

Print Friendly, PDF & Email