Qualità Sicura / Il vero marchio per l’agroalimentare di Sicilia

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Nell’ultimo anno, il campo agroalimentare di Sicilia ha visto più imprese guadagnarsi il marchio Qualità Sicura, l’unico rilasciato dalla regione e garantito dall’Unione Europea. Tale marchio è posto a protezione dei prodotti delle più varie realtà imprenditoriali agroalimentari sicule, e porterà più sicurezza nelle tavole dei consumatori italiani. Vediamo come.

Qualità Sicura / Il marchio per l’agroalimentare di Sicilia

Gli operatori del settore agroalimentare sciliano che possono richiedere di essere inclusi tra gli utenti del marchio Qualità Sicura sono ad oggi molti. Tale marchio si differenzia teoricamente dagli altri, quali DOP o DOC, proprio perché la certificazione ha un riferimento regionale, unico nella sua realtà. Attraverso QS Sicilia, il consumatore conosce con esattezza la provenienza del prodotto ed ha certezza che sia stato realizzato con procedimenti controllati, rispondenti a precisi disciplinari adottati dalla Regione Sicilia e revisionati da enti certificatori autorizzati. Nella pratica, però, si distingue perché si tratta proprio dell’unico marchio di attestazione regionale riconosciuto dall’Unione.

Qualità Agroalimentare

QS / Come funziona il marchio?

QS è un marchio garante della sicurezza e, proprio per questo, i requisiti per poter usarlo sono necessariamente stringenti. Le regole sono state definite di comune accordo con l’Unione, e la regione Sicilia ha stabilito i disciplinari locali vincolanti per ogni filiera. Grazie a queste, sono garantite al consumatore maggiore trasparenza sul prodotto e su tutte le fasi del processo produttivo. Risultano garantite anche la tracciabilità e l’informazione sulle caratteristiche intrinseche di qualità del prodotto. Organismi indipendenti, quali CCPB-Bologna, Il Consorzio di ricerca Filiera Carni di Messina, CODEX-Scordia e CSQA, si occupano dei controlli di idoneità.

Qualità sicura / Chi ne fa parte?

Qualità Sicura, il marchio posto oggi a garanzia dell’Agroalimentare siciliano, nasce proprio nel 2014, evidenziato come punto di interesse nel Psr Sicilia 2014-2020, ispirato e sostenuto sulla base di misure analoghe nate in Germania agli inizi degli anni 2000. Una volta approvato nel 2017, gli enti regionali lo hanno elargito alle prime filiere subito coinvolte nel 2019, che comprendevano quelle del grano duro e derivati, del bovino di filiera locale e del latte crudo vaccino e i suoi derivati.

Ad oggi, le varie realtà e reti unite nell’uso di un marchio comune sono quindi quelle delle filiere sopra citate e quelle del suino e del latte caprino ed ovino e derivati, più recentemente comprese. Lo scorso Maggio, con l’inserimento della filiera agnello-agnellone tra le tutelate dal marchio, erano 33 i privati coinvolti nell’iniziativa.

Qualità Sicura / Un sostegno per le imprese sicule

L’adesione di più reti esponenti delle varie filiere al marchio è un segnale positivo per il settore agroalimentare siciliano. In vista del recentissimo rinnovo del programma Prs Sicilia per altri due anni, saranno soprattutto i progetti come questo, che garantiscono la presenza dell’amministrazione sul territorio, l’ammodernamento regionale del settore, sua espansione su più fronti di mercato, a dare man forte, si spera, agli imprenditori siciliani.

Andrea Chiantello

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