Quaresima – 1 / Croce e Risurrezione diventano mistero di comunicazione

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Il tempo di Quaresima appena iniziato rappresenta un’occasione ed un’opportunità per noi cristiani di intraprendere il cammino che ci porterà ad attraversare il Getsemani per giungere al sepolcro vuoto, segno della vittoria di Dio sulla morte. 

L’itinerario che la Chiesa ci fa compiere è un autentico percorso pasquale: un cammino di passaggio e di trasformazione, è un cammino di inizio. Ogni inizio è dono perché ci consente una ricerca dell’essenziale, ogni inizio è un ritorno perché ci dà la possibilità di riguardare la nostra esistenza. Per noi cristiani la Quaresima è principio di cambiamento e come afferma il nostro vescovo, è “tempo per riformare la nostra vita che ci permette una sorta di radiografia meditativa della nostra vita interiore”.

Dio ha donato un corpo al Figlio, il Figlio ha donato il suo corpo all’umanità, l’umanità torna il corpo del Figlio al Padre attraverso lo scandalo della croce che con il dono dello Spirito Santo diventa evento straordinario di Risurrezione. La Pasqua di Risurrezione mette in contatto l’ordinarietà della vita umana con Dio Padre che consente all’umanità  nuovi percorsi di relazioni e di testimonianza che modificano il nostro stesso vissuto. La vita dell’uomo infatti diventa feconda e generativa se ricca di amore; di quell’ “amore – come afferma Benedetto XVI nell’enciclica Deus Caritas Est – del quale Dio ci ricolma e che da noi deve essere comunicato agli altri”.

Croce e Risurrezione diventano mistero di Comunicazione dove l’uomo è chiamato a dare corpo alle parole. Parlare con la vita per fare camminare la Buona Notizia della Risurrezione con le nostre gambe e diffonderlo con la nostra coerenza.

Don Arturo Grasso

direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Acireale

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