“Quello che manca è l’anima”, la nostalgia filo conduttore dell’ultima raccolta di poesie di Alessandra Distefano

0
102

Quella di Alessandra Distefano per la scrittura è una vera passione  che affonda le radici nell’adolescenza. Da quando ha iniziato a scrivere, a tredici anni, non ha saputo smettere. Le prima raccolta di poesie, “Inverno Segreto“, è stata pubblicata nel 2000 e vanta la prefazione di Alda Merini. Tredici anni sono passati dalla prima pubblicazione, ma mai un giorno senza scrivere, ed ecco che esce la seconda raccolta di poesie “Quello che manca è l’anima”.
In ogno singola poesia di questa raccolta si capisce che La Poesia è stata per lei, in tutto questo tempo, sua compagna di viaggio, sua amica, sua voce.031 Quando si scrive per forza, per dovere, per vendere o per compiacere un pubblico il lettore percepisce. Le poesie di Alessandra, invece, toccano corde del cuore che è difficile fare vibrare. Sono le poesie delle cose piccole e grandi allo stesso tempo, della semplicità dei momenti felici, sono le poesie degli affetti che il cuore di ciascuno di noi non dimentica mai. Non è un caso se una delle poesie che esprime la tenerezza maggiore è quella scritta per la figlia, in cui parla dell’allattamento come di una cosa così grande che “mai si è vista cosa più enorme più degna e più dolce”. Un prodigio che legherà mamma e figlia per sempre: “E quando ora mi tocchi e ti ricordi, mi guardi e mi sorridi e ti ricordi so che è stato per sempre ‘io e te’ per sempre”. 
E ancora, oltre a quelle per la figlia, le poesie per la sorella. Queste ci parlano di momenti comuni, banali per la loro semplicità, ma così magici da temere che svaniscano: “E’ così fragile il nostro essere qui…così casuale…così bello…basterebbe così poco a dissiparci”. Non manca, ovviamente, una poesia per la mamma, che ci riporta all’ infanzia con un verso espressione di un’emozione universale: “Ero per qualche minuto una bambina / forse non più di oggi quando mi sorridi”. Ma la protagonista di tante e tante poesie è  la nonna Maria, a cui era già stato dedicato “Inverno Segreto”.
Non mancano poesie buffe e divertenti come quella dal titolo “Noi”, che sembra quasi un gioco di parole, e ci sono anche poesie che parlano della poesia stessa. Poi ce ne è una, argutissima, dal titolo “Papavero”, che suona come un’ode alla follia, follia che spesso permette al matto di vedere oltre quello che vedono gli altri :”Il morto parla al pazzo e il pazzo a me, io scrivo infine”. 
Potremmo andare avanti così a lungo riportando infiniti brandelli di poesie straordinariamente belle. Se dovessero chiedermi però “di cosa parla La Poesia di Alessandra Distefano?”, beh io non avrei dubbi. La poesia di Alessandra è la poesia della nostalgia. E’ la poesia dei ricordi e dei rimpianti. Forse più di questi ultimi perché come dice in un verso della poesia “Un’altra domenica perfetta”, riferendosi ad una giornata tanto desiderata e ma mai vissuta “questa giornata non l’abbiamo avuta mai / forse nei sogni…giusto questo / mi da i brividi…questa domenica aveva più diritto di ogni altro momento e non esiste”.
Penso che, finchè ci sarà qualcuno in grado di mettere a nudo il proprio animo così, varrà la pena di comprare un libro!