Passione per i motori, adrenalina, cultura, turismo e promozione del territorio. Il 26 settembre riparte il Raid dell’Etna, un’edizione ricca come sempre, che farà tappa nelle principali località della Sicilia. Da Palermo a Siracusa, passando per Enna, fino al capoluogo etneo, dove si svolgerà la premiazione finale.
Settanta equipaggi, 140 partecipanti, 35 gare cronometrate, mille chilometri alla scoperta delle residenze nobiliari e dei borghi dell’Isola. Questi i numeri della manifestazione- si legge in una nota stampa – presentata nella sala Giunta del Comune di Catania.
Auto storiche e valorizzazione del territorio con il Raid dell’Etna
«Si tratta della ventitreesima edizione di un evento annoverato fra i sette più importanti d’Italia nel campo dei motori. E che gode della considerazione delle più prestigiose riviste di settore – ha esordito il sindaco di Catania Salvo Pogliese.
Il Raid contribuirà senz’altro nel processo di ripresa post-Covid, dando particolare impulso al turismo nella nostra città e in Sicilia. Una valorizzazione del territorio che passerà anche da una forte attenzione mediatica, che darà spazio allo splendore delle auto storiche, ma anche a scenari mozzafiato».
Un impegno riconosciuto anche dall’assessore comunale allo Sport Sergio Parisi. «Mettere in piedi una manifestazione che coinvolge equipaggi internazionali non è cosa da poco- ha detto- soprattutto dopo le criticità legate alla pandemia che hanno caratterizzato l’ultimo anno e mezzo. Questo evento, che coniuga passione sportiva e promozione della nostra terra, non può che essere motivo di grande orgoglio. Da qui il sostegno della nostra Amministrazione, oggi più che mai impegnata a incentivare le manifestazioni che spingono il turismo sportivo, congressuale e scolastico».
Raid dell’Etna: impegno e dedizione degli organizzatori
Impegno, passione e dedizione da sempre caratterizzano il Raid, evento di successo organizzato da Giovanni Spina e Stefano Consoli. «Registrare una così alta adesione non è stato semplice, a causa delle limitazioni e delle problematiche connesse alla pandemia – hanno spiegato durante la conferenza. Abbiamo dovuto limitare il numero a 70 equipaggi, con la promessa di allargare la famiglia il prossimo anno. Ringraziamo i nostri sponsor, che ci supportano da sempre. E che quest’anno hanno fatto sentire ulteriormente la loro vicinanza, con l’obiettivo di mostrare le bellezze dell’Isola, anche quelle più nascoste».
Svezia, Svizzera, Germania, Austria, Polonia e Colombia: queste le nazionalità dei concorrenti, a cui si uniscono alcuni italiani. Si parte ufficialmente il 26 settembre da Palermo, con l’arrivo dei partecipanti e un giorno dedicato alla scoperta della città.
Gli itinerari
L’indomani sosta a Bagheria e visite guidate a Villa Palagonia, Palazzo Butera e Museo del Giocattolo. Poi, spazio alla prima corsa nello storico Circuito delle Madonie – teatro della Targa Florio – con partenza e arrivo da Floriopoli, passando per Cerda e il bivio Sclafani.
Il 28 settembre ampio spazio al rombo dei motori nell’autodromo di Pergusa (Enna), con due prove cronometrate. Successivamente, partenza per Siracusa, il cui centro storico sarà palcoscenico per le vetture del Raid.
Il 29 mattina a prendersi la scena saranno architettura e cultura, con sosta a Ortigia e pranzo nelle sale di Palazzo San Zosimo. Nel pomeriggio, invece, le auto d’epoca animeranno la cronometrata Eureka.
La casa del “Commissario Montalbano” sarà l’attrazione di giovedì 30, a cui seguirà la sosta a Chiaramonte Gulfi e la prova a Valcorrente, che guiderà i partecipanti verso Catania.
La città etnea sarà protagonista negli ultimi 2 giorni (1 e 2 ottobre). Il venerdì con la cronometrata Etna, che abbraccerà diversi paesi alle pendici del Vulcano. Sabato con la visita al centro storico, che vedrà quale atto conclusivo la premiazione a Palazzo Platamone.