La parola e la musica, una espressione dell’altra, una arricchimento dell’altra: un connubio insolito tra poesia e note. La prima aumenta indubbiamente la sua naturale originalità, che nasce dalla combinazione dei vari termini, dei ritmi, delle sue sfumature di significato, se ad accompagnarla è la musica.
“Poesia cantata” l’ha definita Gesuele Sciacca, medico e musicista, che lo scorso lunedì 7 maggio, ha incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Ottavio Gravina De Cruyllas” di Ramacca, nell’ambito delle settimana dedicata alla musica. Una serie di iniziative stanno, infatti, coinvolgendo e guidando gli studenti in un cammino orientato verso un mondo che pervade con le sue infinite melodie tutti i settori, senza limiti e confini.
Alcune poesie di famosi scrittori italiani sono state lette e poi eseguite al suono della chitarra da Sciacca, accompagnato dal canto della moglie Daniela Greco. Gli studenti presenti nell’auditorium, della scuola primaria e secondaria di primo grado, hanno partecipato attivamente, con i loro spontanei interventi, al dialogo proposto dal musicista, che ha avviato l’incontro con “L’infinito” di Giacomo Leopardi.
“La presenza del dott. Sciacca nella nostra scuola è espressione del suo amore per la poesia e per la musica, ma anche del suo voler condividere entrambe le cose con i ragazzi, in uno scambio reciproco di esperienze e conoscenze”, ha affermato Josephine Monica Scavo, dirigente scolastico.
Sciacca ha accolto gli studenti raccontando il suo modo di vivere la musica anche in rapporto agli altri: “Per chi crea, come nel mio caso con le note, il momento più bello è riuscire a comunicare agli altri quello a cui si è dato vita, il risultato finale del suo lavoro”. L’apprezzamento dei discenti, anche tra i più piccoli, dei testi poetici è stato evidenziato dalla lettura espressiva con cui si sono accostati ai vari componimenti presentati: “Alla sera” di Ugo Foscolo, “La valigia dell’emigrante” di Gianni Rodari ed altri.
Dato lo stimolo, la risposta degli alunni non ha tardato a giungere. Scolari e studenti hanno eseguito i ritmi musicali scandendoli con il battito delle loro mani sincronizzato e con gioiosa armonia. Le melodie scaturite hanno veicolato tematiche sociali importanti quale l’emigrazione, l’inutilità e crudeltà della guerra, l’importanza della solidarietà e della pace. Gesuele Sciacca ha, poi, cantato ai presenti “Veglia” e “San Martino del Carso” di Giuseppe Ungaretti, che con la loro sintetica schiettezza hanno fornito occasione di riflessione per i ragazzi e di considerazione delle situazioni difficili proposte dal corso della vita.
Si è avuta conferma che l’armonia sonora, con le sue molteplici possibilità rappresentate dalle note, può adattarsi a tutti i contesti del vivere, può accompagnare con timbri melanconici e gravi o esaltare ed amplificare con sequenze briose e allegre. Essa ha, infine, “abbracciato” la poesia “Bambino” di Alda Merini, “consegnandola” agli ascoltatori in sala. Gesuele Sciacca vi ha affidato il suo augurio: “Che tutti i bambini portino con sé le colombe della pace”. La settimana della musica si concluderà il prossimo venerdì 11 maggio, con il concerto della corale “Imago Vocis” diretta dal maestro don Salvatore Resca.
R. M.