Ramacca / Riconosciuto comune virtuoso che si “differenzia” nella raccolta dei rifiuti

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L’attività di raccolta differenziata procede con successo nella realtà della comunità ramacchese. A tal proposito, dai dati rilasciati dall’ufficio dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente è emerso che, nell’ultimo mese di giugno, la continua crescita in termini di percentuale di raccolta, ha conferito alla cittadina della provincia di Catania il riconoscimento di Comune più virtuoso della Sicilia tra quelli che contano oltre diecimila abitanti.
Nell’ultimo trimestre, infatti, Ramacca ha incrementato la propria percentuale di raccolta fino al 78 per cento. Un risultato, questo, che è frutto di un costante impegno da parte dei cittadini, quanto di un’attenta attività di monitoraggio, che fa la sua prima tappa già a livello locale nell’ufficio Ecologia del Comune. Quest’ultimo, difatti, ogni giorno monitora la quantità di rifiuti per settore inviata all’Ente di smaltimento cui fa riferimento, in questo caso il Kalat Impianti Calatino dei Comuni del Sud Simeto. I dati così ottenuti vengono sommati in modo da ottenere una percentuale mensile, caricata successivamente sulla piattaforma web dell’Ufficio regionale. Dall’incrocio di questi dati, dal momento che ulteriori controlli vengono poi effettuati dai detti Uffici, il resoconto che è venuto fuori è stato perciò incoraggiante.
Ora si mira a mantenere questo risultato che, sebbene importante, rappresenta comunque un passo iniziale verso una solida presa di coscienza per il rispetto dell’ambiente. La questione, infatti, da non dimenticare, è che il drastico resoconto dell’inquinamento ambientale è ancora preoccupante, e che la mole di lavoro umano da “smaltire” per il problema dei rifiuti è quindi ancora alta.
Per il momento, comunque, i ramacchesi ottemperano alle prerogative che gli hanno consentito la nomina di cittadini virtuosi nella raccolta differenziata, in vista di un ulteriore miglioramento che ha molte ragioni per concretizzarsi nello stile di vita. Del resto, non è da escludere che le parole di Andy Warhol, “Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”, possano presto risultare aderenti alla realtà di ogni cittadino che vive il mondo.

Sara Battiato

 

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