Randagismo / Il fenomeno in Italia aumenta

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fenomeno del randagismo

Il fenomeno del randagismo è in aumento. Quante volte uscendo di casa troviamo dei cuccioli abbandonati sul ciglio della strada. Cani e gatti abbandonati a loro stessi per le strade delle nostre città. Quante volte abbiamo sentito di cucciolate abbandonate nei cassonetti della spazzatura, o di animali domestici trattati come giocattoli dai bambini.

Fenomeno del randagismo: i dati

Quando si parla di fenomeno di randagismo, si intende un fenomeno ecologico-dinamico, caratterizzato dalla presenza di cani e gatti vaganti sul territorio. E’ stato sempre presente tra le regioni del Sud Italia. Questi poveri animali sono costretti a vivere all’insegna della sopravvivenza. Gli ultimi dati sul randagismo in Italia risalgono al 2020, condivisi dal Ministero della salute: si registravano 500-700 mila cani randagi in strada, un numero elevatissimo e sconfortante; 76.192 ingressi nei canili sanitari; 42.665 in canili in rifugio e 42.360 cani adottati. Il fenomeno purtroppo si intensifica durante la stagione estiva, quando, per via delle vacanze, i proprietari abbandonano il proprio Fido per trascorrere qualche giornata in puro relax, mentre il cane che prima aveva una famiglia lotta per la sopravvivenza, specialmente con queste temperature.

Fenomeno del randagismo: le cause

Quali sono i motivi che portano il padrone ad abbandonare il proprio amico a quattro zampe per strada? Sicuramente il basso livello di responsabilità della popolazione non aiuta. Troppi proprietari decidono di adottare, tal volta anche comprare un cane o un gatto, senza assumersi oneri e onori, per poi abbandonare un povero essere vivente perchè stanchi, dopo averli trattati dunque come giocattoli. Molte volte i proprietari di cani e gatti tendono a lasciar vagare questi ultimi senza pensare alla sterilizzazione. Oltre ad evitare di aumentare il fenomeno, la sterilizzazione può essere un salvavita, in quanto permette di non sviluppare tumori in età adulta.

Oltre la mentalità, vi è poca poco interesse da parte delle autorità. Le norme in vigore sono poche e non permettono di limitare questo fenomeno. Inoltre, sono pochi i fondi stanziati per aiutare le varie onlus o i rifugi, che molte volte non riescono a sostenere le spese di cure, cibo e conseguenti viaggi per le adozioni.

Fenomeno del randagismo: adottare e non acquistare

E’ importante sensibilizzare all’adozione. Solo in questo modo sarà possibile diminuire questo fenomeno in risalto, specialmente durante queste stagioni. Ci sono tantissimi cuccioli in cerca di una famiglia. Sarebbero pronti ad amarvi incondizionatamente, ma voi? Basta affidarsi alle onlus o recarsi nei canili per vedere i loro occhi tristi che chiedono amore. Ma è importante identificarli con microchip. Ultimamente, esistono delle staffette che permettono di adottare un cucciolo anche a lunghe distanze. Le staffette sono solite partire due volte a settimana. Se trovate un animale per strada, non lasciatelo abbandonato a sé stesso, ma fate il possibile pre trovargli uno stallo provvisorio, affinché anche lui possa trovare la sua “Forever Home“. Esistono molte associazioni che si occupano di questo. La maggior parte delle volte sono formate da volontari che per i pelosetti farebbero di tutto.

Fenomeno del randagismo: le norme

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze“. Così recita l’articolo 727 del codice penale. La legge italiana tutela gli animali, con particolare riferimento agli animali da affezione, proteggendoli da maltrattamenti da parte dell’uomo e consentendo agli enti di controllare, con l’ausilio delle ASL e delle associazioni di volontari, lo sviluppo e la salute di cani e gatti randagi. In definitiva, disse Emile Zola, “il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà.” Aiutiamoli, amiamoli, proteggiamoli, ma non abbandoniamoli.

Verdiana Savoca