Randazzo / 108 nuovi loculi nel cimitero. Finalmente le salme tumulate provvisoriamente nelle cappelle di religiosi trovano una sistemazione definitiva

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I nuovi loculi nel cimitero di Randazzo

A Randazzo, dopo un lungo e travagliato iter,  sono finalmente disponibili i nuovi loculi cimiteriali. Dopo che l’ufficio tecnico comunale, con propria determina dirigenziale, ha attestato la regolare esecuzione dei lavori per la  realizzazione dei 108 loculi  progettati da tempo, il sindaco Michele Mangione, con proprio decreto, ha reso immediatamente disponibili ben 102 dei 108 loculi recentemente costruiti. Sei loculi, infatti, sono stati lasciati nella disponibilità esclusiva dell’ente per tutti quei casi previsti dalle vigenti disposizioni di legge.

I nuovi loculi nel cimitero di Randazzo
I nuovi loculi nel cimitero di Randazzo

A trovare posto nei 102 nuovi loculi saranno le salme provvisoriamente tumulate nelle cappelle delle Suore dell’Istituto Santa Giovanna Antida e dei Frati Minori Cappuccini, a seguito di precedenti ordinanze “contingenti e urgenti”. Nello stesso tempo sarà consentito il ricongiungimento dei coniugi entrambi deceduti, mentre ciò non sarà possibile per il coniuge superstite vivente, o per altro parente o affine, in quanto – come si legge nello stesso decreto sindacale – “è necessario innanzitutto garantire la tumulazione dei defunti”. E cio “in attesa della realizzazione di nuovi posti di sepoltura”.

“Finalmente un altro obiettivo raggiunto – dice soddisfatto il sindaco Michele Mangione – nonostante qualcuno sperasse che questo progetto, per un motivo o per un altro, non venisse realizzato. Era da tempo, infatti, che ci lavoravamo, e devo ringraziare soprattutto l’ex assessore Carmelo Franco per l’impegno profuso. La città chiedeva risposte in tal senso, anche perchè dobbiamo far fronte, qui a Randazzo, a qualcosa come un centinaio di decessi all’anno. Speriamo che i loculi servano il meno possibile; tuttavia, stiamo lavorando ad una soluzione che ci consentirà di risolvere definitivamente il problema dei posti”.

Giuseppe Portale