Randazzo / Come evitare le truffe: i carabinieri incontrano gli anziani

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incontro con gli anziani sulle truffe a Randazzo

Ormai non passa giorno senza che giornali, telegiornali, radio e televisioni non diano resoconti sulle tante truffe che quotidianamente vengono consumate a danno degli anziani e non solo. Ma come difendersi dai tanti artifizi e raggiri che molti danni, sia dal punto di vista economico sia da quello psicologico, lasciano dietro a tali comportamenti e che spesso scombussolano la vita dei poveri malcapitati?

Se n’è parlato, in maniera molto chiara e completa in un’apposita conferenza organizzata dall’Arma dei Carabinieri e tenutasi nei giorni scorsi nella chiesa di San Francesco di Paola, a Randazzo.

Molto dettagliata la disamina fatta dal Comandante della Compagnia Carabineri di Randazzo, capitano Luca D’Ambrosio, con competenza territoriale di tutta la fascia pedemontana nordetnea che va da Bronte sino a Piedimonte. Ad assisterlo il Comandante della Stazione Carabinieri di Randazzo, luogotenente Daniele Di Natale.

Normalmente, in chiesa, si parla di Decalogo, ovvero dei dieci Comandamenti che Dio diede a Mosè sul monte Sinai.
Ma vi è anche un altro vero e proprio “decalogo” che l’Arma consiglia di rispettare onde evitare “cattivi incontri” su tutti i fronti.

E li hanno spiegati molto bene questi “comandamenti” i vertici dei Carabinieri di Randazzo.  L’interessante argomento ha visto la partecipazione di molti anziani ed anche di giovani che vogliono difendersi dai tanti truffatori e malviventi sempre in agguato.i carabinieri tengono incontro sulle truffe

I consigli per evitare le truffe

Il primo consiglio che è stato dato dal capitano Luca D’Ambrosio è quello di non fidarsi mai dalle apparenze. Il truffatore, infatti, per farsi aprire la porta di casa ed introdurvisi, può presentarsi in diversi modi. Spesso si presenta come una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Magari dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS. Oppure un addetto delle tante società di erogazione servizi come acqua, luce, gas, telefonia. O addirittura talvolta può presentarsi come un appartenente alle varie Forze dell’Ordine: carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigile del fuoco. Ma, come si sa, “non sempre l’abito fa il monaco“!

Bisogna ricordarsi, infatti, che di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un apposito avviso che ne indichi il motivo, con l’indicazione del giorno e dell’ora della visita del tecnico. Ma anche in questo caso bisogna stare bene attenti, poiché persino i messaggini sms oppure su whatsapp possono trarre in inganno. In tali casi, è opportuno prendere contatti con la “casa madre” dell’utenza e verificare che il messaggio prima ricevuto sia effettivamente ad essa riconducibile. Non aprire, quindi, agli sconosciuti e non farli entrare in casa se non si è più che sicuri di chi siano effettivamente. Così come bisogna diffidare degli estranei che vengono a trovarci in orari inusuali, soprattutto se in quel momento si è soli in casa.

Soprattutto mai mandare i bambini ad aprire la porta, e comunque, prima di aprire, è buona norma controllare sempre dallo spioncino.
Qualora, poi, ci si dovesse trovare di fronte ad una persona che non si è mai vista prima, aprire sempre, per un ulteriore controllo, nei casi in cui la porta ne fosse dotata, con la relativa catenella attaccata.incontro sulle truffe

Attenzione a chi consegna lettere e pacchi

Un altro importante consiglio, in caso di eventuale consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, è quello di chiedere, al consegnante, che tali cose vengano lasciate nella cassetta della posta o, tutt’al più, sullo zerbino di casa. Qualora, poi, si dovesse rendere necessario firmare un’eventuale ricevuta, aprire sempre con la catenella attaccata. E comunque, prima di far entrare il consegnante, accertarsi della sua vera identità facendosi mostrare il tesserino di riconoscimento.

Nel caso, poi, in cui si abbiano ancora dei sospetti, o vi fosse qualche particolare che non  convince, è buona norma telefonare all’ufficio di zona del mittente e verificare la veridicità della consegna che si sta per ricevere. Attenzione, sempre, a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati poiché dall’altra parte del telefono potrebbe esserci un altro malvivente suo complice. Sarebbe buona norma, pertanto, tenere a propria disposizione, accanto al telefono, anche un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Poste Italiane, azienda fornitrice del gas, ecc.) in modo  da averli a portata di mano in caso di necessità.

Assolutamente sconsigliabile è, poi, dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i relativi bollettini postali si ha sempre un sicuro riscontro del pagamento effettuato.

capitano Luca D'Ambrosio e luogotenente Daniele Di Natale
Da sx: il luogotenente Daniele Di Natale e al microfono il capitano Luca D’Ambrosio

Evitare gli acquisti porta a porta

Altro prezioso consiglio è pure quello di porre ogni tipo di cautela nell’acquisto di eventuale merce venduta porta a porta. Nel malaugurato caso in cui, seppur  inavvertitamente, si sia aperta la porta ad uno sconosciuto, non bisogna perdere la calma. Bisogna subito invitarlo ad uscire dirigendosi con decisione verso la propria porta. Aprirla e, quindi, s’è necessario, ripetere in modo deciso, anche più volte, ed a voce forte in modo che lo possano sentire anche i vicini, l’invito ad uscire.

In generale, per tutelarsi dalle truffe, è sempre poi opportuno diffidare dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili. Spesso, infatti, si tratta di vere e proprie truffe.  Com’è   avvenuto in questi giorni a Catania dove un ottantenne, sperando in facili guadagni, si è visto truffato per oltre 150mila euro da un malvivente che si era finto quasi un suo benefattore. Oppure, in caso di acquisto, può trattarsi di merce precedentemente rubata.

Preziosi anche i consigli di non partecipare mai a lotterie non autorizzate e di non acquistare prodotti spacciati come “miracolosi”. Neppure oggetti presentati come pezzi d’arte o d’antiquariato, soprattutto, come in quest’ultimo caso, se non si è certi della loro provenienza. Molto spesso, infatti, si tratta di veri e propri “falsi” spacciati come pezzi autentici: ed anche in questo caso potrebbero essere di provenienza furtiva.

Attenzione a quello che si firma, le truffe sono in agguato

Infine, non accettare mai in pagamento assegni bancari da persone sconosciute e, soprattutto, non firmare mai ad alcuno contratti o qualcosa che non sia già ben chiaro sin dall’inizio. In ogni caso, qualora si abbia anche il pur minimo dubbio o sospetto, chiedere sempre consiglio a persone esperte e di propria fiducia.

Attenzione anche alle truffe consumate via internet o via whatsapp! Non dare mai, ad alcuno, codici identificativi o di accesso, o ancora password, soprattutto per quanto riguarda conti bancari, o postali. Per non correre il rischio di vederseli svuotare in un attimo, com’è fin troppo spesso capitato.

La truffa dello specchietto ormai è vecchia!

Ultimo prezioso consiglio, è quello dato dal luogotenente Daniele Di Natale, per quanto concerne un caso molto diffuso purtroppo sia nelle grandi città che nei piccoli centri: la truffa dello specchietto. Una macchina passa accando alla vostra e, col suo specchietto, urta la vostra automobile. Il malvivente si ferma e, dando la colpa a voi, pretende di essere risarcito. Si apre, così, una lite ed il truffatore – a suo dire – per farvi risparmiare i soldi dell’assicurazione, poichè ad ogni incidente si hanno dei  costi aggiuntivi in sede di rinnovo contrattuale, si “accontenta” di poche decine di euro in contanti.

In tal caso, consigliano sempre i Carabinieri, non bisogna affatto lasciarsi condizionare. Bisogna dire al truffatore che si vogliono chiamare i Carabinieri che dirimeranno la questione stabilendo chi ha ragione e chi ha torto. Com’è sempre avvenuto in tali casi – ci tiene a precisare il luogotenente Di Natale – il truffatore si dileguerà come neve al sole.
In ogni caso, i Carabinieri sono veramente sempre pronti ad intervenire. Basta chiamarli!

 

Giuseppe Portale