Il gruppo “Majorette di Randazzo” farà il suo debutto a Randazzo domenica 16 aprile, giorno di Pasqua. A partire dal 1975 e fino al 1987, a Randazzo il gruppo Majorette esisteva, era piuttosto rappresentativo e nutrito e si chiamava “Majorette dell’Etna”. Poi l’associazione si sciolse e le Majorette a Randazzo non si sono più viste.
Da due anni, al circolo didattico Don Lorenzo Milani, è stato avviato un corso di formazione di queste figure. Purtroppo il rischio era che il corso rimanesse fine a se stesso, e così il professor Marcello Diolosà, per dare una continuità a questa bella iniziativa che si svolge a scuola, ha pensato di creare un gruppo esterno di Majorette che si appoggiasse inizialmente all’associazione di cui egli stesso è membro, la ProRandakes. Lui si occupa dei maschietti, gli sbandieratori, che accompagneranno le Majorette nelle loro sfilate.
Abbiamo intervistato l’insegnante delle ragazze, Agata Ragunì, essa stessa precedentemente majorette, nel gruppo Majorette dell’Etna.
– Signora Ragunì, cosa rappresentano per lei le majorette?
“Quella delle majorette è spesso stata vista solamente come una manifestazione folkloristica. Tuttavia, a mio avviso, questa è una visione riduttiva. Essere majorette significa avere spirito di gruppo, fare squadra, avere un atteggiamento sportivo. In più per usare lo strumento principale che usano le majorette, il twirling, ci vuole molto allenamento e una certa preparazione fisica. Il nostro gruppo è nato solo pochi mesi fa, a settembre, motivo per cui le ragazze sanno già fare un discreto numero di esercizi , ma ne impareranno ancora molti altri”.
– E cosa rappresentano le “Majorette di Randazzo”, nello specifico?
“Per me, come per molte altre mamme, significa un ritorno al passato, significa far rivivere alle nostre figlie la stessa bella esperienza che abbiamo vissuto noi. Ai nostri tempi non avevamo chissà quali divise o chissà quale trucco, eppure ci divertivamo, abbiamo girato l’Italia e non solo, abbiamo riscosso un discreto successo, abbiamo fatto squadra”.
– Praticamente come avete organizzato le lezioni, dove si sono svolte e con che frequenza?
“Ci incontriamo tre volte alla settimana, due delle quali alla palestra comunale che si trova al campo sportivo. Il Comune non ha potuto fare altro per aiutarci, ma ci ha fornito un locale per noi indispensabile per poter svolgere le prove.”
– Chi sostiene le spese necessarie per portare avanti il gruppo?
“Ci siamo ” autotassate” 20 euro al mese, in maniera tale da racimolare alla fine, tutti i soldi necessari alle divise e all’acquisto del twirling.”
– Che percorso seguirà la sfilata delle Majorette domenica?
“Alle ore 17 partiremo da Piazza Loreto e procederemo lungo il corso Umberto, fermandoci a Santa Maria, dove ci saranno due esibizioni, e a San Martino, dove ce ne saranno altre due. Torneremo indietro verso il Municipio dove ci saranno quattro esibizioni e lo spettacolo si concluderà”.
– Come mai la scelta di svolgere la sfilata la domenica di Pasqua?
“Volevo che lo spettacolo inaugurale di questo nuovo gruppo, si tenesse a Randazzo. Mi sembrava giusto e doveroso che i primi a vedere le Majorette fossero i genitori, i nonni, i parenti gli amici e i concittadini tutti. Nella speranza che il gruppo possa accrescersi sempre più e esibirsi fuori dalle mura del nostro Paese”.
Annamaria Distefano