Randazzo / Lettera di sollecito degli anziani al sindaco per la riapertura del Centro diurno

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Randazzo

Stanchi di aspettare invano la riapertura del loro Centro diurno, gli anziani di Randazzo, per voce dei sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e della Cia, fanno sentire tutto il loro stato di disagio. Prendono carta e penna e scrivono, così, una lettera aperta-manifesto al primo cittadino Francesco Sgroi.

“Facendo seguito all’incontro avuto con codesta Amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Giuseppe Gullotto, avvenuto lo scorso 29 settembre, ed al successivo incontro avvenuto lo scorso 12 ottobre fra il Direttivo del Centro diurno anziani e l’assessore delegato ai Servizi sociali,  Maria Mancuso – scrivono le quattro organizzazioni sindacali – con la presente siamo qui ancora una volta, a nome e per conto di tutti gli anziani tesserati, a reiterare la richiesta, già peraltro più volte formulataLe, di riavere al più presto liberi e disponibili i locali del Centro diurno di Piazza Ospedale per le attività sociali proprie dello stesso Centro. Si ribadisce tale richiesta in quanto la Sicilia,  riguardo la recente pandemia da coronavirus, già da diverse settimane si trova nella cosiddetta zona bianca.

Il Centro diurno diventa centro vaccinale ma resta chiuso per gli anziani

Sorvolando sulle modalità, del tutto irrituali, della sua chiusura – precisano gli stessi sindacati – non si ravvisa il perchè, mentre altri Comuni, anche a noi vicini, hanno riaperto, e ormai da tempo, i loro Centri diurni per gli anziani simili al nostro, questo di Randazzo debba continuare ancora a rimanere chiuso, seppure di recente  sia stato adibito a centro vaccinale. A noi risulta, peraltro, che il Comune di Randazzo abbia nella sua  piena disponibilità, ed ha a sua  disposizione, tanti altri edifici e tanti altri locali da poter adibire alle  suddette funzioni sanitarie.Randazzo

Si auspica – concludono – che al più presto il nostro Centro diurno, sia restituito ai nostri concittadini anziani, per le finalità sociali tipiche di essa”.

Il Comune : prescrizioni regionali tengono chiuso il Centro diurno

Da noi telefonicamente sentito, il vicesindaco Giuseppe Gullotto ha confermato l’incontro da lui avuto, a nome e per conto dell’amministrazione comunale, con il direttivo e con alcuni nuovi soci dello stesso Centro diurno. Incontro in cui dalla medesima amministrazione si è fatta presente la vigente normativa regionale che, allo stato attuale, vieta o comunque sconsiglia fortemente, sino al prossimo mese di marzo 2022, occasioni di assembramenti come quelli che si possono o si potrebbero verificare in tutti i luoghi pubblici dell’Isola”.

“Ma – ribattono unanimi i sindacati – si tratta di linee guida generali che non si discostano molto da quelle nazionali che ben conosciamo e che siamo ovviamente ben disposti ad osservare come l’uso delle mascherine, il distanziamento dei tavoli, e così via. Ma non riusciamo a comprendere, e lo ribadiamo ancora una volta, come mai centri diurni a noi vicini, come quelli di Bronte o di Maletto, ed altri ancora, siano stati già aperti da tempo mentre l’apertura del nostro viene continuamente remorata, impedendo ai nostri anziani di socializzare, e non si sa fino a quando, nonostante dal canto nostro abbiamo garantito la massima osservanza di tutte le norme di sicurezza”.

                                                                                                         Giuseppe Portale

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