Randazzo / Sospesa la supercartella esattoriale di quasi un milione di euro, utilizzati per riparare i danni dei bombardamenti del 1943

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Una veduta della cittadina prima della seconda guerra mondiale

Grande sospiro di sollievo per il sindaco di Randazzo, prof. Michele Mangione, e per tutta la città: il Tribunale di Catania ha sospeso la cartella esattoriale di quasi un milione di euro relativa a un rimborso preteso dallo Stato per un finanziamento, utilizzato subito dopo la seconda guerra mondiale per la ricostruzione della cittadina, martoriata per un mese intero dai bombardamenti.

Una veduta della cittadina al tramonto
Una veduta della cittadina al tramonto

La prima sezione civile del Tribunale di Catania, letti gli atti della causa promossa dal Comune di Randazzo – rappresentato e difeso dall’avv. Dario Maria Dolei – nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché di Riscossione Sicilia, e preso atto di “tutte le eccezioni, difese, deduzioni ed istanze di cui agli atti e verbali di causa e, segnatamente, dei rilievi di cui alla memoria ex art. 183, VI comma, del Codice di procedura civile, I° termine”, nonché di tutte le contestazioni “delle deduzioni avversarie, in quanto giuridicamente infondate, nonché la relativa produzione documentale offerta dalla controparte”, sentiti i legali del Ministero dell’Economia e delle finanze, nonché dell’Agenzia delle entrate e di Riscossione Sicilia, ha rinviato l’udienza, per le relative conclusioni, alla data del 15 dicembre del 2020 e, contestualmente, ha sospeso l’efficacia esecutiva della cartella esattoriale impugnata.

Questi i fatti: il Comune di Randazzo, il 30 gennaio del 2014, si è visto recapitare una supercartella esattoriale di ben 964.330,35 euro, da pagare in unica soluzione, ed entro la scadenza di sessanta giorni, pena la “lievitazione” della somma a quasi un milione di euro.

Il debito nei confronti dello Stato italiano, scaturisce dal parziale mancato rimborso di un mutuo contratto subito dopo la guerra, da parte dello stesso Comune, onde ottenere la necessaria liquidità a far fronte alla ricostruzione della cittadina, duramente colpita e letteralmente martoriata per oltre un mese – dal 13 luglio al 12 agosto del 1943 – dai bombardamenti anglo-americani mirati ad ostacolare la ritirata delle truppe nazifasciste che in quel momento occupavano la Sicilia.

Così, ai danni subiti a suo tempo, si aggiungerebbe anche la beffa di dover pagare la ricostruzione di una città che, senza propria colpa, venne distrutta almeno per l’80%,, tanto da essere definita “La Cassino di Sicilia”. “Spero che tale rinvio sia precursore di un esito positivo della ormai nota vicenda che ha interessato diversi organi di comunicazione nazionali per le evidenti contraddizioni che essa mostra – dice il sindaco della città, Michele Mangione –, infatti voglio ricordare che Randazzo è stata decorata della medaglia d’argento al merito civile, conferitale il 25 gennaio del 2005 dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in quanto – come si legge nella motivazione – Randazzo, Comune occupato per la posizione strategicamente favorevole dall’esercito tedesco, fu sottoposto per trentuno giorni, tanto da essere definito la Cassino di Sicilia, a violentissimi bombardamenti che provocarono numerose vittime civili e la distruzione dell’intero centro abitato. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. Paradossalmente adesso – conclude il Primo Cittadino – Randazzo si vedrebbe ingiustamente costretta al pagamento di tale pesantissima somma, che il Comune peraltro non possiede. Spero che l’ottimo lavoro effettuato dall’avv. Dolei porti finalmente all’esito sperato: l’annullamento della cartella esattoriale”.

Maristella Dilettoso

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