E’ stato presentato, al circolo didattico “Don Lorenzo Milani” di Randazzo, il libro “Meno male che c’è Francesco” di don Santino Spartà con la partecipazione di Matilde Amorosi (Gangemi Editore).
Don Santino Spartà è nato a Randazzo ma risiede a Roma, laureato in Teologia e letteratura, è autore di quaranta libri che spaziano come genere ed argomento dalla storia alla poesia, dal giornalismo alla saggistica. Come giornalista ha collaborato con Radio Vaticana e con il settimanale Oggi. Matilde Amorosi è una giornalista e scrittrice che ha lavorato nei principali rotocalchi italiani tra i quali Gente e Oggi e attualmente scrive per il settimanale Nuovo.
La presentazione si è svolta alla presenza, tra gli altri, del sindaco prof. Michele Mangione e della preside prof. Rita Pagano; è stata scelta la “Don Milani” poiché i bambini di questa scuola sono protagonisti assoluti del libro, che nasce proprio dall’idea di un ideale incontro tra i piccoli e Papa Francesco.
Randazzo, paese alle pendici dell’Etna, è un centro che probabilmente potremmo definire piccolo, il circolo “Don Lorenzo Milani”, grazie all’impegno e alle indiscutibili capacità della dirigente scolastica, professoressa Rita Pagano, coadiuvata da un corpo insegnanti di altissimo livello, si distingue e fa parlare spessissimo di sé a livello non solo regionale ma anche nazionale.
Il libro indaga l’interesse dei bambini per un Papa che è deliziosamente aperto a loro, un Papa per il quale “il coro più bello è quello dei bimbi, anche se fanno rumore …”.
Don Santino ha voluto dar voce ai bambini, di età compresa tra i sei e i dieci anni, ha permesso loro di raccontare le proprie idee su Papa Francesco, ed ha permesso a noi di capire come venga osservato e percepito dal loro sguardo questo personaggio che ha colpito tutti noi con la sua mitezza e dolcezza.
I bambini, in questo percorso di lettere e disegni indirizzati al Papa, ci offrono uno spaccato della loro vita, del loro universo in cui il Papa diventa un punto di riferimento irrinunciabile con cui condividere i propri sogni.
E i bambini sono come sempre straordinari e strabilianti, in grado di toccare, con la loro spensieratezza e leggerezza senza filtri, ogni argomento: dal terrorismo alla povertà, dall’immigrazione ai problemi della propria dimensione familiare rivolgendosi ad un Papa che si rivela finalmente un interlocutore vero e attento alle loro esigenze.
A fine presentazione il libro è stato regalato a tutti i bambini ed ai partecipanti.
Alla luce di tutto questo credo risulti chiaro a tutti il perché di questo titolo “Meno male che c’è Francesco”.
Alessandra Distefano