Ha preso il via, ieri pomeriggio, il ciclo di videoconferenze dedicate allo “Speciale Province d’Italia 2020” contenuto nel Rapporto Italiani nel Mondo 2020 (RIM), promosso dalla Fondazione Migrantes nell’ambito del Festival della Migrazione.
Ieri pomeriggio – si legge in una nota stampa dello stesso Festival -,il primo appuntamento: alcuni degli autori della quindicesima edizione del Rim (Rapporto italiani nel mondo) si sono trovati a dialogare sul tema della mobilità italiana e delle aree interne, in collaborazione con l’Università di Ginevra.
L’attuale mobilità non è una questione solo del Nord Italia. Che tra il Settentrione e il Meridione di Italia vi siano divari profondi è storia conosciuta, quanto questi divari abbiano a che fare con la mobilità spesso lo si ignora, così come si è poco consapevoli che la narrazione di una nuova mobilità, soprattutto dal Nord Italia, spesso urta con la realtà. Il vero divario non è tra Nord e Sud, ma tra città e aree interne. Sono luoghi che si trovano al Sud ma anche al Nord, ma che al Sud diventano doppia perdita: verso il Settentrione e verso l’estero. A svuotarsi ancora sono i territori già provati da spopolamento, senilizzazione, da eventi calamitosi o da sfortunate congiunture economiche.
Nel primo appuntamento si sono puntati i riflettori sulle province di Avellino, Bergamo, Cosenza, Potenza, Terni, Oristano, Vicenza. A introdurre e coordinare i lavori è stata Delfina Licata, curatrice e caporedattrice del Rim. Sono intervenuti: per Bergamo, Paolo Barcella; per Cosenza, Giuseppe Sommario; per Potenza, Donato Di Sanzo; per Terni, Gianluca Gerli; per Oristano, Marisa Fois; per Vicenza, Giuseppe Casarotto. Le conclusioni sono state affidate a Toni Ricciardi, membro della Commissione Scientifica del Rapporto italiani nel mondo.
È possibile seguire l’evento (questo primo e gli altri) sulla home page di www.festivalmigrazione.it oppure sulla pagina https://www.facebook.com/festivalmigrazione o sul canale https://www.youtube.com/channel/UCIkQTdGqDl_CurK0NGzezdg.