Antonio Bonanno nella sua ultima pubblicazione “Una storia in bianco e nero”, come per intero ha voluto lasciare in libertà i sentimenti, ci ha voluto tutti gli eventi, le idee che contano nella sua vita.
Ogni lettore può trovare nelle poesie un suo ricordo, le sue emozioni, amarezze e rimpianti, i suoi cardini ideali, le sue leggerezze. Nell’ opera si alternano diverse tematiche legate insieme dal filo della ricerca di senso ultimo della vita e della verità in un mondo incerto e incapace di dare parole appaganti.
La Poesia, anche quando parla di Natura e Quotidianità, registra, descrive, evoca, suggerisce. Sembra vederlo don Turi che beve in silenzio! O dal fruttivendolo ”chi viene dopo?” “A quannu arrifrisca u tempu..” “la natura ancora resiste – vedo – malgrado tutto”. Ma le domande che quasi assillano l’ autore sono: cos’è la libertà, la verità, la pace?
In diverse liriche ricorrono la libertà e la verità, a volte alleate a volte fratricide. ”Verità dove sei?”( I gabbiani), “Non ci sono parole per spiegare il sogno la verità la libertà”.
Al tempo rubato ”nell’ attesa utopica di respirare aria di eterno” o di proiettarsi ”in una planetaria fagocitazione” affida le sue speranze di una rivelazione.
Antonio Bonanno esprime i suoi sentimenti in libertà
Il dolore nella sua concretezza fisica, la malattia (La stampella), l’età che non ammette rimpianti (Fiat voluntas Dei) lo accompagna. Ma soprattutto il dolore esistenziale che fa dire al poeta:”il mio cuore muore” è il suo sodale.
Certamente alla gioia e all’amore e al suo rimpianto sono dedicati versi densi e certi ”Ricordo coperto dagli anni dove vissi amore intenso…”.
Nella sua vita che delinea è presente costantemente la consapevolezza che viviamo in una comunità di popoli e di storie che si intrecciano con la microstoria di ognuno; vi è una profonda sensibilità per i temi della guerra e della pace, dei conflitti sociali e delle ingiustizie.
La PACE non si può disgiungere dall’AMORE senza il quale non ci può essere gioia nei cuori e nel mondo. ”Piange lacrime amare la Pace…Anche la parola Amore è stata svuotata di senso e Lei sa che senza questa parola non può esistere”.
Si può pertanto dire che Antonio Bonanno con onestà e semplicità descrive se stesso. E anche se mette in dubbio di essere poeta (“Non sono”), proprio con l’arte dei poeti fa varcare la soglia del non espresso a chi ha voglia di ritrovarsi.
>I versi liberi, senza punteggiatura, essenziali ma precisi nel lessico hanno un ritmo che va di pari passo con gli argomenti e con il ritmo del lettore. Immagini, costrutti leggeri, essenziali, ironici, lirici, costruiscono una storia che fa fluire senza fratture la realta’, come nelle foto, in bianco e nero.
Maria Grazia Pennisi