Il mondo e la vita sono costellati di impronte. Nulla di tutto ciò che esiste coincide con solo se stesso, ma porta in sé anche dei segni. Delleimpronte.
È così per un oggetto, un panorama, un ricordo – informa una nota stampa -. In ogni cosa c’è un’emozione, un messaggio, un senso, un’intenzione. Impronte di uomini e donne di ogni parte del pianeta e di epoca del tempo. Impronte più o meno visibili. Impronte artistiche e culturali. Impronte talvolta del tutto invisibili, ma forse più impresse di ogni altro tipo di segno: impronte religiose, impronte di Dio.
Questo è l’innovativo taglio che le pagine di un nuovo corso per l’insegnamento della Religione cattolica (Impronte, La Spiga Edizioni, con “nulla osta” della Cei) propongono ai ragazzi che frequentano la scuola superiore. Una metodologia che, costituita di 80 schede, assomiglia a quanto fanno gli investigatori quando rilevano le impronte digitali con quella loro particolare polvere: una sottile cascata di parole, immagini, suggestioni, suoni, visioni, provocazioni e attività evidenzia davanti agli occhi degli studenti come in ogni cosa vi siano impronte dell’Uomo (prima sezione), impronte di Dio (seconda sezione) e impronte del Mondo (terza sezione).
Dopo le recenti indagini della Conferenza Episcopale Italiana (Ufficio Irc) su circa il 10% dei docenti di Religione cattolica in Italia, si è registrata l’esigenza che tale insegnamento sia sempre più rispondente ai bisogni degli studenti e alle “domande culturali” del tempo d’oggi, in relazione anche al leggero calo degli avvalentesi – peraltro molto contenuto – ma con un dato di inflessione all’82% proprio nelle scuole superiori. Un progetto editoriale come questo – così conclude la nota stampa – può essere una significativa risposta alle sfide in atto nel nostro tempo, permettendo di leggere in filigrana nel mondo del passato e nel mondo odierno le tracce delle numerosissime “impronte” del dato religioso che permea profondamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica, le tradizioni della nostra nazione e dei nostri territori.