La professoressa Barbara Condorelli è il nuovo direttore dell’Ufficio IRC (Insegnamento Religione Cattolica) e Pastorale scolastica della diocesi di Acireale. Il conferimento è stato comunicato il 2 settembre, nella chiesa Cuore Immacolata di Maria di Acireale, durante un incontro dei docenti di Religione della Diocesi. Il vescovo monsignor Antonino Raspanti ha provveduto al rinnovo degli incarichi per il quinquennio 2022 – 2027.
La nuova direttrice è laureata in Scienze politiche e in Scienze religiose. L’abbiamo incontrata per conoscere il percorso formativo che l’ha portata a questa prestigiosa e preziosa carica diocesana.
Prof.ssa Condorelli, ci parla dell’incarico di direttore dell’IRC conferitole dal vescovo?
Certamente è un incarico importante che mi ha reso felice anche perché è da moltissimi anni che collaboro con l’Ufficio dell’IRC di Acireale. La collaborazione mi ha portato tanta esperienza che, da adesso in poi, mi sarà molto utile. Volevo sottolineare che ho sempre vissuto questa collaborazione come un servizio.
Si aspettava questo incarico?
Sapevo che dopo il nuovo incarico a padre Raciti ci sarebbe stata qualche novità per sgravarlo un poco. Anche se altri sacerdoti sono oberati dall’impegno parrocchiale.
Pur non di meno, è stata una sorpresa gradita la nomina del Vescovo.
Da quanto tempo dura la sua collaborazione? Ha assunto altri ruoli in questi anni?
La mia esperienza nel settore dura da trent’anni, da quando padre Lanzafame mi chiese di partecipare ad un corso di formazione. Da quel momento, non solo l’ho affiancato, ma ho assunto diversi ruoli nel settore in campo sia regionale che nazionale. Sono responsabile regionale del coordinamento in Sicilia, incarico conferitomi dai Vescovi. Penso che monsignor Raspanti abbia voluto lasciare a me questo settore proprio per le conoscenze acquisite in tutti questi anni e, sicuramente, perché come docente e vice preside vivo e conosco le realtà che devo andare a dirigere. Ci tenevo a dire che padre Raciti non lascia e rimane vice direttore.
Quale impegno per il direttore IRC?
Il direttore ha, durante l’anno scolastico, ma anche nei mesi estivi, quando si devono elaborare le proposte di nomina e la loro organizzazione, continui rapporti con i dirigenti scolastici che, in diocesi, sono un bel numero. Ci sono anche gli uffici scolastici regionali e il ministero. In questo momento, in particolare, dovrebbe essere pubblicato il bando di concorso dei docenti di religione. Quindi, ci sarà, sicuramente, un lavoro fitto sia per le responsabilità che per il tempo che si dovrà dedicare.
Come riesce ad integrare bene il lavoro di docente e vice preside e quello di direttore IRC?
Grazie a questa lunga esperienza, nel tempo, sono riuscita, con molta naturalezza, a mettere insieme le due cose, l’ufficio ha, sicuramente, sostituito l’esperienza di comunità negli anni giovanili. Ad oggi non ho tolto spazio alla scuola né, tantomeno, ho levato spazio all’ufficio IRC. Devo dire che, in tutti questi anni, i miei dirigenti scolastici hanno capito e, in qualche modo, supportato questo mio ruolo. Da parte mia sono sempre riuscita a integrare i due impegni senza mai farli accavallare.
Nuovi propositi?
Intanto continuare e rafforzare l’idea della forza e della valenza di questa disciplina. Organizzarsi e collaborare con gli altri vescovi di Sicilia in vista del nuovo concorso: sarà difficile ma supereremo. Nuovi propositi per la Pastorale scolastica. E’ mio impegno creare momenti nelle scuole, con i docenti, in cui potere riflettere sulle tematiche inerenti alla fragilità dei nostri alunni. Ci sono presenti nelle scuole molti operatori che vivono la loro esperienza ecclesiale nelle loro comunità parrocchiali e che a scuola non emergono. La pastorale scolastica si vuole rivolgere a loro. È un proposito che spero, pian piano, di rendere operativo.
Mariella Di Mauro