La pianta di ricino è al centro di sperimentazioni per la produzione di biocarburante e bioinsetticida all’interno del progetto Ricinolio. Tramite sovvenzione dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana nella cornice del Psr (sottomisura 16.1 – “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”) ha avuto un avvio operativo il progetto Ricinolio. Quest’ultimo mira allo svolgimento di ricerca applicata per l’ambito della produzione agricola di olio e sottoprodotti del ricino.
I prodotti ottenuti dalla lavorazione di questa pianta appartenente alla famiglia delle Euforbiacee possono essere usati come biocarburante o come bioinsetticida. In tal modo anche settore agricolo può rivestire un ruolo importante in quanto produttore di energia, sempre tenendo saldi i pilastri della sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Dal ricino al biocarburante e al bioinsetticida / Excosystem
La Excosystem di Augusta coordina il programma e ha contribuito alle attività preliminari alla sementa del ricino da parte delle aziende agricole partner. Si è attualmente in una fase d’attesa (supervisionata da Università di Catania e CNR) rispetto agli esiti delle prove. E’ da diverso tempo che Excosystem ed Università di Catania avviano test utilizzando varie specie di ricino, lavorando all’individuazione di quella con un maggiore livello di produttività di olio.
Dal ricino al biocarburante e al bioinsetticida / L’igroscopia di Niura
Per la coltivazione verrà usato un prodotto igroscopico (copolimero miscelato a pomici, torba e lave macinate) chiamato Niura. Questo è sotto il brevetto di Excosystem e può trattenere acqua per circa il 350% del proprio peso. Potrà quindi trovare utilizzo in aree soggette a siccità, scardinando la necessità di ricorrere all’irrigazione. Il risparmio idrico previsto ammonterebbe al 90%.
Dal ricino al biocarburante e al bioinsetticida / Test di coltura e raccolta
Oltre ai test di coltura vi saranno anche quelli in merito alla raccolta. Verrà utilizzata la metodologia tradizionale e manuale, integrata alla sperimentazione di un prototipo di arnese raccoglitore che potrebbe facilitare la raccolta dei frutti del ricino, piuttosto spinosi. Successivamente si passerà alla spremitura dei semi tramite il prototipo di un macchinario innovativo adibito a ciò. La coltivazione procede bene dopo la semina, non resta che aspettare gli esiti.
Maria Maddalena La Ferla
