Ricordo / Don Roberto Strano: “La semplicità del vescovo Vigo resta un esempio di vita”

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monsignor Vigo

Domenica 30 aprile ricorre il secondo anniversario della morte di Mons. Pio Vittorio Vigo, Arcivescovo-Vescovo Emerito di Acireale.

La Chiesa diocesana, in questa domenica di Cristo buon Pastore, fa memoria del Maestro della fede che ha accompagnato il cammino della comunità diocesana dal novembre del 2002 all’ottobre del 2011. Nove anni di fecondo ministero episcopale contrassegnati da signorilità, autorevolezza, semplicità, amorevolezza, attenzione e tutte quelle doti che abbiamo conosciuto e apprezzato nel Vescovo Pio.

In questi anni, in diverse occasioni, ho avuto modo di scrivere sulla poliedrica figura di Mons. Vigo, per cui vorrei evitare di essere stancamente ripetitivo. Mi piace ricordarlo, in questa ricorrenza, con le parole del suo motto episcopale, che è stato il suo programma di vita: In simplicitate cordis.

La semplicità del vescovo Vigo

Essere semplici non significa essere superficiali. Leopardi scriveva: “È curioso a vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto, hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore” ed è vero!.
La semplicità di Mons. Vigo traspariva innanzitutto nel suo modus vivendi, nella sua quotidianità. Non era raro incontrarlo all’ufficio postale mentre faceva la fila per pagare dei bollettini, o in una ferramenta per esigenze domestiche. Era difficile vederlo accompagnato da un autista (tranne in taluni momenti ufficiali).vescovo Pio Vigo

La semplicità traspariva nello stile dell’accoglienza che non incuteva soggezione e metteva ognuno a proprio agio, anche quando dall’ascolto di ognuno era chiamato a trarre conclusioni talvolta esigenti. La semplicità la si notava nel suo stile omiletico sobrio, essenziale, fedele ai testi biblici proclamati. Sebbene vantasse un dottorato in Filosofia conseguito presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, non ha mai fatto sfoggio di cultura, ma sempre preoccupato che tutti comprendessero il messaggio della salvezza che era chiamato a veicolare. Mons. Vigo era semplice perché aveva imparato da San Tommaso d’ Aquino  che “i nomi concreti (importando composizione) non convengono a Dio, perché egli è semplice (Summa Teologica quaestio 13 parte 1). E sulla semplicità di Dio ha modellato la sua vita.

Alla redazione de La Voce dell’Jonio che lo intervistava alla conclusione del suo ministero, alla domanda : “Per cosa le piacerebbe essere ricordato?”, rispondeva: “Vorrei che si ricordino l’invito alla semplicità e alla disponibilità per aiutare chi ha bisogno, senza calcolare il disagio personale nell’aiuto”. Sintetizzando così la sua personalità che aveva cercato di trasmettere a tutti.

Il ricordo dell’amato Pastore, si fa preghiera di gratitudine al Signore per averlo avuto quale immagine nitida di Lui Pastore buono.
Per Lui, con la preghiera della Chiesa chiediamo ancora una volta al Padre: “Dio onnipotente, concedi al tuo servo, il vescovo Pio Vittorio, al quale hai affidato la cura della tua famiglia, di entrare con gli abbondanti frutti delle sue fatiche apostoliche nella gioia della vita eterna” (Messale Romano).

Don Roberto Strano