A vent’anni dalla morte di don Salvatore Privitera, presso la sala Cosentini della Biblioteca Zelantea di Acireale, il 12 dicembre si è tenuta una serata commemorativa in suo onore. L’iniziativa è stata a curata dalla ATISM (Associazione teologica italiana per lo studio della morale) sezione Sicilia, e dall’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale.
Il tema della serata era “Il volto morale dell’uomo“.
Ha aperto l’incontro il dottor Michelangelo Patanè, presidente dell’Accademia Zelantea. Ha introdotto e moderato il dibattito il professore don Vittorio Rocca. Sono intervenuti il professore Piero Cognato, direttore dell’Istituto di Bioetica Salvatore Privitera, e il professore Salvino Leone, vicepresidente ATISM. Hanno ricordato don Privitera, il fratello Franco, il presidente dell’Istituto siciliano di Bioetica Luciano Privitera, e Cettina Ardita.
Don Rocca ripercorre la vita di don Salvatore Privitera
Nella sua introduzione, don Vittorio fa rivivere ai presenti i momenti salienti dell’esistenza di padre Privitera. Parla della sua nascita ad Aci Platani, frazione di Acireale, del suo ingresso in seminario e della sua ordinazione all’età di 23 anni. Nel 1970 consegue la licenza in Teologia e poi il dottorato in Teologia con la tesi dal titolo “L’uomo e la norma morale“.
Da questo momento i suoi numerosi studi vertono esclusivamente sul discorso dell’etica e della morale e ne diviene prima animatore poi attore su diversi campi: insegnamento e scrittura.
Alla fine degli anni ’70 si trasferisce in Germania a Münster ed è discepolo di Bruno Schüller. A Palermo, era il 1991, insieme al professor Salvino Leone, fonda l’Istituto siciliano di Bioetica. Nel gennaio del 1992 fonda una sede dell’Istituto ad Acireale, assieme al primo numero della rivista “Bioetica e cultura“.
Nel 1994, insieme a Salvino Leone, pubblica il Dizionario di Bioetica che è stato tradotto anche in portoghese. Il professore Piero Cognato, amico e discepolo di don Privitera, nella sua relazione ha parlato di lui come insegnante. Cognato ha riferito, per spiegarci un concetto, una teoria di Gautier e cioè che la teologia morale consiste nella curiosità per le cose della vita ed anche una buona conoscenza dei meandri del cuore umano.
E’ importante anche l’aspetto estetico nel porgere l’etica o la teologia morale, ha una sua funzione. Ricorda che padre Privitera, nelle sue lezioni, ha sempre avuto la capacità di parlare di cose difficili e di porgerle in modo facile senza, però, sacrificare il fondamento di ciò che diceva. Chi è un uomo morale? Cognato dice che è uno sfortunato perchè quando insiste sui principi della morale viene tacciato di essere pesante. Quando, però, comincia a calare i principi nella realtà viene accusato di relativizzare i suoi stessi discorsi. La morale rivendica la ragione per guidare la vita.
Un cammino condiviso
Il professore Salvino Leone ha fatto un cammino condiviso con padre Privitera. Lui stesso raconta del loro primo incontro. Ancora ragazzo pubblica un articolo di Teologia che non sfugge a don Privitera che, sicuramente comprendendone il talento, lo cerca per conoscerlo e non mollarlo mai più. Lo invoglia a continuare gli studi di Teologia acquisendo i titoli specifici compreso il dottorato per potere insegnare.
Dopo, quasi da ambedue le parti, sorge il desiderio di fondare un Istituto di Bioetica che prese poi l’aggiunta di siciliano. L’istituto prese vita nel 1991 a Palermo e agli inizi del 1992 ad Acireale. Il professore Leone narra anche del progetto del Dizionario, che lui definisce ambizioso, ma che vide la luce e con enorme successo.
Privitera, ricorda il professore Leone, amava lanciarsi nelle imprese come quando organizzò il meeting di Bioetica, sicuramente un’impresa difficile a cui ne seguirono altre. Poi ci furono i Master che si tenevano, uguali, sia a Palermo che ad Acireale. Purtroppo tutta la programmazione di don Salvatore è interrotta dalla malattia che segnerà la sua fine.
Mariella Di Mauro