La morte della dott.ssa Graziella Brex, dopo lunga e dolorosa malattia, da cui lei sperava ardentemente di guarire, sostenuta dall’amore per il suo ruolo di direttrice del “Centro Culturale per lo Sviluppo” di Acireale fino all’anno accademico 2013- 2014, è stata una sorpresa per molte persone, affascinate dalla sua forte personalità.
Da parecchi anni, era grande donatrice Aifo, iscritta nell’albo d’oro dei grandi donatori, assieme alla dott.ssa. Maria Barbagallo, fondatrice nel 1950 della Scuola superiore di Servizio sociale, dove la Brex, proveniente dal centro di Agira, in cui nacque il giorno dell’Epifania del 1933, fu prima discente e poi docente; da quei lontani anni, le loro vite s’intrecciarono in modo mirabile.
La testimonianza cristiana di Grazia Brex, quale componente dell’Ufficio della pastorale per la cultura, sempre coerente e vigile, è stata luminosa, attraendo ai valori evangelici la gente, oltre ai suoi collaboratori.
Grazia iniziava la giornata cantando l’alleluia al Signore, con la Santa Messa mattutina, abitualmente nella chiesa dello Spirito Santo, di fronte alla dimora sua e di Maria Barbagallo, sorella nella fede e nell’amore per gli studi sociali.
Caratteristica fondamentale di Graziella – come veniva chiamata dagli amici – era l’accorto equilibrio nella sua professione di assistente sociale al più alto grado, attimo per attimo, con senso di abnegazione e donazione verso gli altri, specie gli ultimi nella scala sociale: le sue pubblicazioni sono improntate a tale profondo spirito vitale, apprezzate dagli studiosi antropologici.
Abolite a livello nazionale le Scuole Superiori di Servizio Sociale, quella di Acireale fu innestata nella facoltà di Scienze Politiche all’Università di Catania; Grazia Brex, divenuta dirigente superiore della Regione siciliana, per un quinquennio vi insegnò. La sua poliedrica personalità si rivelò in modo chiaro e costruttivo nel promuovere, in collaborazione con l’Ente Assistenza Sociale e in sinergia con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il “Centro Culturale per lo Sviluppo”, uno dei quattordici – come lei mi diceva – esistenti nel territorio italiano.
Molte sono le iniziative d’avanguardia attuate in Sicilia, tra le quali spiccano i qualificati corsi d’aggiornamento.
Il Gruppo Aifo di Acireale, nello scorso mese di aprile, ha voluto assegnare, sia alla dott.ssa Maria Barbagallo che alla dott.ssa Graziella Brex, un attestato di “Alta benemerenza”, firmato dalla Presidente nazionale Anna Maria Pisano, assieme ad un “premio di riconoscenza”.
Nella chiesa di san Rocco, le solenni esequie sono state presiedute dal Vicario della diocesi, mons. Guglielmo Giombanco; concelebrante il parroco della Cattedrale, can. Roberto Strano; seguite con emozione da familiari, amici e da quanti sono entrati in contatto con lei nella sua industriosa vita. Densa di reconditi significati spirituali, l’omelia del Vicario. La salma riposa in Agira.
Indelebile per Acireale, la sua memoria.
Anna Bella