Ricordo – 1 / Mario Vitale, prezioso amico e affezionato collaboratore de La Voce dell’Jonio

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avv Mario Vitale

Dobbiamo ammettere che quando ci si dispone a parlare di qualcuno – ma anche di sé stessi – a volte lo si fa per una inconsapevole ricerca di sollievo attraverso le parole. Oppure perché la vita possa sopravvivere in coloro che ci seguiranno, poiché sarà impossibile abituarci all’ assenza di una persona che ci lascia.

Mario Vitale ci ha lasciati. Sarebbe retorico reputarci increduli dinanzi all’ineluttabile svolta, ma dobbiamo prenderne atto. Sì, vogliamo credere che sia una svolta, non un perdersi. Una svolta in una direzione d’attesa, diversa da quella terrena, perché è difficile pensare alla sua assenza tra noi. Sono tanti i pensieri, i ricordi, le emozioni che scorrono nella mente di quanti lo abbiamo avuto tra i veterani e tra i più affezionati collaboratori nella famiglia della Voce dell’Jonio.

Mario Vitale insieme alla moglie e ai figli

Non è facile esprimere tutto ciò con le parole. E nello stesso tempo non è facile, per chi scrive, tenere staccato il suo ricordo dal personale rapporto di amicizia che ci legava. Quando già scrivevo per la stampa quotidiana, fu Mario a introdurmi tra i collaboratori della nostra testata. Non solo orientando il mio impegno anche verso il periodico diocesano, ma rendendomi partecipe anche della sua vita, della sua famiglia, dei suoi studi.

Mario Vitale un amico prezioso che dispensava pillole di saggezza

Come dimenticare le lunghe serate trascorse in casa mia, allorché egli mi dettava la sua tesi di laurea in giurisprudenza, che io trascrivevo e stampavo, avendo già una delle prime macchine per scrivere computerizzata… e la soddisfazione sua e dei suoi genitori a lavoro finito. E poi la svolta professionale: l’avvocato i cui consigli, ancor prima che formali, erano pillole di maturità e di saggezza. Ecco, questo è forse, tra i tanti, il ricordo più bello e intenso che conservo perché legato a occasioni importanti e condivise.

E allora vien da pensare: che cosa resterà di noi quando non potremo più raccontare i momenti condivisi, le esperienze professionali, le conoscenze comuni e gli aneddoti, spesso simili ma pur sempre portatori di valori, accanto a iniziative briose e pregne di cultura e di amicizia, che fanno parte significativamente della nostra storia personale? Resteranno impressi nel cuore e nella mente tanti fotogrammi che rievocano le amicizie, gli affetti, le fatiche, senza escludere talvolta le insoddisfazioni e i dolori.

Mario Vitale, con i fiori in mano, interviene alla presentazione di un libro

Ecco perché questo semplice ricordo di Mario non vuol essere un addio, ma un recupero della memoria e di riscoperta della nostra identità. Perché ho sempre pensato che, quando una persona non c’è più, dobbiamo sentirla ancora “presente” poiché continua a vivere intimamente nel ricordo di quanti le sono stati vicini nella famiglia, nel lavoro e nella vita. Proprio come ci ricorda Sant’Agostino nell’affermare che «Le persone amate che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo».

L’ultimo saluto

A Giarre, in una chiesa Madre piena oltre misura, colleghi avvocati e giornalisti, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, dell’associazionismo, delle scuole e tantissimi amici, concittadini e persone provenienti anche da altre località, si sono stretti attorno alla famiglia di Mario Vitale per dare l’ultimo saluto a un “ragazzo” – perché tale era per tutti noi – buono, generoso, altruista, benvoluto da tutti.

Un lutto collettivo, sottolineato anche dalle testimonianze di alcuni colleghi nei loro interventi al termine della funzione. E dal sindaco Leo Cantarella, che ha proposto di organizzare un evento in memoria di Mario, d’intesa con gli amici avvocati e giornalisti.
A sottolineare, infine, quanta considerazione egli meritasse, il corteo si è portato sin davanti al sagrato, uscendo dalla porta principale, evento insolito se si considera che di norma viene utilizzato per i funerali l’ingresso laterale del Duomo di Giarre.

 

Paolo Amato