Una prova. Una prova generale, se vogliamo. Una prova che facesse da test per verificare l’intesa e l’affiatamento tra un gruppo di amici che si conosce da più di 50 anni. Una prova generale in vista del cinquantenario della maturità classica che questo gruppo di amici ha conseguito nel 1969, quindi 49 anni fa (che saranno 50 nel 2019).
E così si sono dati appuntamento, domenica 17 giugno scorso, nella barocca chiesa catanese di San Camillo, in via Crociferi, invitati da Beniamino Sorbera, membro dell’Ordine cavalleresco medievale (fondato da Pietro Nolasco nel 1218) di Santa Maria della Mercede e responsabile della “Commenda” (così si chiamano le circoscrizioni dell’Ordine) di Catania.
L’Ordine ha come sede religiosa proprio la chiesa di San Camillo, e questo ha dato la possibilità, ai nostri amici, di ricordare due di loro che non ci sono più, Pippo Scandurra e Lella Valastro, nel corso di una celebrazione religiosa officiata da uno del gruppo, don Carmelo La Rosa, il quale si è detto lieto di potere esercitare tra gli ex compagni di liceo la sua funzione di sacerdote. A conclusione della cerimonia, Nino De Maria ha letto un ricordo, in forma di racconto, dei compagni deceduti.
Il gruppo di (ex) ragazzi, che frequentò l’ultimo anno di liceo nell’anno scolastico 1968/69 nella classe 3^ B del Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, era composto all’epoca da 27 elementi, ma in questo incontro, nonostante tutte le ricerche, le telefonate, i contatti attivati in tutti i modi possibili e immaginabili dal promotore Salvatore Messina (Turi per gli amici) solo 12 erano presenti (di cui tre con le loro mogli), dal momento che alcuni sono stati impossibilitati ad intervenire perché fuori sede o a motivo di altri impegni precedentemente assunti. I presenti, per l’esattezza, erano: Nino Buttà, Nino De Maria (con la moglie Patrizia Patti), Carmelo La Rosa, Tina Magrì, Turi Messina, Salvo Musmeci, Vera Orfila, Giusy Patamia, Saro Patanè, Salvo Sciuto (con la moglie Maria Trovato), Beniamino Sorbera e Gianni Tracìa (con la moglie Inella Cirnigliaro). Assenti perché fuori sede o altrimenti impegnati: Sara Musmeci, Pippo Rapisarda, Gianni Russo, Tania Maria Laura Scalisi, Angela Spoto, Alfio Tonzuso, Marisa Toscano e Cettina Vitale. Assenti invece perché se ne sono perse le tracce (qualcuno pare che sia fuori sede o addirittura all’estero): Cettina Monaco, Marisa Nicolosi, Alfio Sapienza, Nuccio Sarlo e Tanina Scalisi.
Dopo la parte seria, i “nostri” si sono spostati in un tipico locale del centro storico di Catania, nei pressi di piazza Stesicoro, dove davanti ad un gustoso risotto alla marinara, ad un arrosto di pesce e – soprattutto – ad un buon bicchiere di vino bianco, hanno dato libero sfogo a tutti i ricordi e le confidenze sulla loro vita degli ultimi (quasi) cinquant’anni, tornando così ad essere i ragazzi di allora e dimenticando di essere tutti – ormai – seri professionisti (anche se molti già in pensione), nonché padri e madri di famiglia e, in qualche caso, pure nonni. Una passeggiata in via Etnea e un caffè al bar Prestipino (l’ex pasticceria Caviezel), nei pressi del palazzo centrale dell’Università, hanno coronato degnamente l’incontro, con l’impegno tassativo di rivedersi tutti tra un anno per il cinquantenario, sforzandosi di rintracciare pure gli assenti e i “dispersi”. La sede dell’incontro potrebbe essere per l’occasione il santuario di Vena, di cui è rettore don Carmelo La Rosa, tra il verde e la frescura dell’Etna.
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